Rinaudo: “Dobbiamo restare uniti, la salvezza è possibile. E Kharja…”

di rcampopiano

La sconfitta contro il Verona non deve lasciare il segno. Il quartultimo posto dista soltanto una lunghezza e al termine del campionato ci sono ancora 13 partite per un totale di 39 punti. Il Livorno ci crederà fino a che potrà, ma non deve più commettere gli errori visti contro i veneti, specie nel primo tempo. Questa squadra non può prescindere dall’aggressività e dalla cattiveria e con gli uomini di Mandorlini per 45 minuti queste due “armi” non si sono viste. Ora al Picchi arriva un Napoli privo di Higuain e Albiol, ma che vorrà riprendersi dopo il pareggio interno contro il Genoa.

Della sconfitta con il Verona ha parlato Rinaudo. La difesa è stata messa sotto processo per via dei tre gol presi in neanche quindici minuti: “Abbiamo sbagliato tanto, è inutile negarlo. Si doveva fare meglio in più di una circostanza. Il mister ci ha fatto notare i nostri errori. Penso che ci siano stati dei problemi soprattutto a livello tattico dove non abbiamo fatto niente di quello che in settimana si era preparato. Non siamo stati aggressivi come in altre occasioni e la squadra era lunga. In questi casi la colpa non deve ricadere sul singolo ma sulla squadra. In campo ci siamo subito accorti che qualcosa non andava, ma quello che è più grave di tutti è l’aver preso i gol del 2-0 e 3-0 nei minuti finali del primo tempo”.

Al Picchi arriva il Napoli, una vecchia conoscenza del difensore: “Sappiamo benissimo quali difficoltà incontreremo. L’assenza di Higuain sarà ininfluente perché mancava anche all’andata. Dovremo essere bravi a sfruttare i loro errori e a non disunirci come fatto col Verona. Con il mister ci stiamo allenando duramente anche per battere gli avversari dal punto di vista fisico”.

In mezzo al campo si sente l’assenza di Luci: “Stava attraversando un buon momento di forma fisica e mentale. Aveva raggiunto la piena maturità. Ci manca uno come lui perché oltre ad essere un ragazzo d’oro è anche un ottimo professionista. Kharja? Uno come lui farebbe comodo perché è uno che ha molta esperienza. La rosa tuttavia è quella che è e dobbiamo tirare fuori il meglio di noi”.

Un’ultima battuta il difensore la regala sul suo momento: “All’inizio confesso che per me è stata dura perché venivo da due anni dove avevo giocato poco a causa di numerosi infortuni e avevo pensato anche di smettere. Dopo ho iniziato a lavorare con una certa intensità e devo ammettere che sto tornando ai vecchi livelli. Per essere una stagione positiva al 100% manca solo la salvezza del Livorno”.

Riproduzione riservata ©