Mosquera:”Adesso mi diverto. Il sogno? Giocare di nuovo con J. Rodriguez”
Fin dal suo arrivo, Mosquera ha subito suscitato una grande simpatia tra tutti i tifosi. In primis perché il suo trasferimento è stato tutt’altro che una passeggiata visto che mancava sempre quel documento che ne impediva l’arrivo in Italia. Questo per lui è il secondo anno dopo che la prima stagione ha visto il campo con il contagocce. I problemi della lingua (all’inizio parlava solo spagnolo) e la differenza con il calcio colombiano ne hanno frenato l’impiego. Adesso Mosquera è pronto per ritagliarsi un ruolo importante nell’undici amaranto. Contro il Carpi è stato schierato subito titolare (complici anche le assenze di Luci e Biagianti) e, quasi sicuramente, avrà una maglia anche contro il Brescia: “Quest’anno è tutto diverso – racconta il colombiano – in A non ho potuto giocare molto e spero di rifarmi in questo campionato. Adesso sono contento di quanto sto facendo e lavoro duro per farmi sempre trovare pronto”.
Come mai prima non giocavi?
“Sono maturato come calciatore. Prima per me era tutto diverso a cominciare dal calcio italiano che è molto più tattico rispetto a quello colombiano dove tutto si basa sulla fisicità. Poi ogni allenatore ha le sue idee che rispetto, ma io mi sono sempre allenato con costanza anche se non scendevo in campo. Adesso con Gautieri le cose sono cambiate e spero che continuino così”.
Dove ti piace giocare?
“Il mio ruolo naturale è centrocampista: posso stare davanti la difesa o fare l’incontrista. In passato ho giocato anche come mezzala e terzino. Gli infortuni di Luci e Biagianti, che spero rientrino il prima possibile, mi hanno un po’ aperto le porte e voglio sfruttare queste occasioni per poi mettere in difficoltà l’allenatore”.
Com’è stato il tuo ambientamento qui?
“Difficile perché mi manca molto la mia famiglia che vive in Colombia e viene a trovarmi ogni tanto. Quando sono arrivato, quello che mi è stato più vicino, anche per via della lingua, è stato Valentini. Dopo ho avuto buoni rapporti sia con Emerson e Paulinho. Adesso che parlo anche l’italiano ho legato con tutti”.
Qual è l’obiettivo del Livorno per questa stagione?
“Cercare di vincere più partite possibili perché abbiamo una squadra forte che può giocarsela alla pari con chiunque”.
Quant’è stata importante la permanenza di Siligardi?
“Tantissimo perché un giocatore come lui può fare la differenza nella nostra squadra. E’ logico che volesse tornare in serie A, ma sono convinto che il suo momento arriverà, speriamo proprio con la maglia del Livorno”.
Tra i compagni con cui hai giocato c’è anche un certo James Rodriguez.
“Abbiamo giocato insieme sia nell’Envigado che nell’Under 20 colombiana. Sono felice che lui sia arrivato dove ora e spero che un giorno potremo tornare ad indossare la stessa maglia”.
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