Parla Panucci: “Dobbiamo restare tutti uniti” Moscati: tre giornate di stop

Stangata Moscati: il giocatore amaranto è stato qualificato per tre giornate dopo l'espulsione rimediata contro l'Avellino

di rcampopiano

Il post gara di Livorno-Avellino è stato a dir poco infiammato. Non ci riferiamo alla lite subito dopo il triplice fischio, ma alle dichiarazioni rilasciate da Spinelli che accusava Panucci criticando le scelte fatte (clicca qui). Parole dure e, sicuramente, anche fuori luogo. D’accordo che il presidente può dire e fare tutto quello che vuole perché alla fine è lui che ci mette i soldi, ma occorrerebbe dosare un attimo le parole onde evitare spiacevoli situazioni. L’allenatore ha mandato giù il boccone, ma un pizzico di amaro in bocca gli è rimasto e per questo ha deciso di prendere pubblicamente le difese della squadra e di quanto fatto fin’ora.
“Al termine della partita contro l’Avellino, ho fatto i complimenti ai ragazzi per come hanno interpretato la gara. Non dimentichiamoci che ci avevano dato come la nona squadra favorita per salire in A e dopo le quattro vittorie di fila magicamente tutti hanno cominciato a parlare di noi. Forse qualcuno si è scordato qual è l’obiettivo che ci siamo preposti ad inizio stagione ovvero quello di essere una squadra che poteva dare noia alle otto che avrebbero lottato per la promozione. Nessuno ha mai parlato di serie A diretta, tanto meno io. Il presidente è normale che si arrabbi, lo conosco da 25 anni e questo non mi crea problemi. Il mio sogno è vincere a Livorno ma non bisogna mettere troppa pressione a questi ragazzi”.

Il presidente ha messo sotto accusa anche le tue scelte. 
“A me interessa il lavoro che viene svolto durante la settimana e guardo sempre in faccia i giocatori. Poi vorrei vedere se a Cagliari, Spezia, Bari, Cesena togli giocatori come Sau, Maniero, Catellani, Situm, Ragusa, se riescono a fare il gioco che stanno proponendo ora. Noi, nonostante tutto, non abbiamo mai snaturato quella che è la nostra idea, ma serve un attimo di pazienza con questi ragazzi”.

Nonostante non abbiamo il potenziale di altre formazioni, siamo comunque a tre punti dal Cagliari e a uno dal secondo posto

Spinelli ha detto che vorrebbe vincere sempre. 
“Quello anche io e non sapete la voglia che ho di trionfare con questa squadra. Nonostante non abbiamo il potenziale di altre formazioni, siamo comunque a tre punti dal Cagliari e a uno dal secondo posto. Se si voleva vincere il campionato allora si compravano tutti trentenni che la buttavano dentro alla prima occasione. I risultati sono dalla nostra parte e sono felice e soddisfatto della rosa che mi è stata messa a disposizione”.

Io difenderò la panchina del Livorno fino alla morte

Senti intorno a te la fiducia? 
“Desidero fare qualcosa di bello ma tutto deve passare attraverso il giusto equilibrio. Cerchiamo di stare tranquilli. Se poi non piace il mio lavoro, si prende Panucci e si caccia via. Intanto recuperiamo i giocatori importanti perché perdere Vajushi, Vantaggiato e Fedato non è poco. A questi aggiungiamoci anche Emerson. Dopo sono sicuro che tutto tornerà come ad inizio campionato. A volte vedo troppa negatività intorno alla squadra. Penso che avere 13 punti dimostri il buon lavoro fatto fin’ora. Io difenderò la panchina del Livorno fino alla morte”.

Hai avuto modo di sentire Spinelli?
“Non mi ha chiamato, ma non ci sono problemi. Io vorrei solo che non andasse fuori dalla realtà di quello che è il Livorno. Siamo la terza squadra più giovane della serie B e vogliamo essere tra le prime otto, ma il tutto va fatto stando vicino a questi ragazzi e senza mettere troppe pressioni. A marzo poi faremo i conti e vedremo se siamo stati bravi oppure no”.

Recuperiamo tutti gli infortunati e poi sono sicuro che tutto tornerà come ad inizio campionato

Sotto accusa sono finiti anche i tuoi cambi a soli cinque minuti dalla fine. 
“A Terni ho fatto la stessa cosa e tutti hanno detto che sono stato un fenomeno. Ora invece ho sbagliato. Io faccio sempre il meglio per la squadra. Sono pagato per allenare e le scelte, formazione e modulo compresi, le faccio io”.

Maicon rimane ancora in panchina. 
“Qui ha preso troppi bacini. Io spero che faccia 100 partite con la sua nazionale ma poi deve fare altrettanto bene quando è a Livorno. Se io lo critico pubblicamente è perché voglio motivarlo e fargli capire che si può creare un futuro importante se segue le mie indicazioni. Se a Livorno si comporta in maniera seria, non vedo il motivo per cui dovrei tenerlo fuori”.

Alla base di tutto c’è la cultura del lavoro. Senza quella non puoi arrivare a certi livelli

La difesa subisce gol quasi sempre alla prima occasione.
“E’ vero. Guardavo le statistiche e gli avversari quando ci attaccano hanno il 60% di probabilità di segnare. Questo non va assolutamente bene. Ogni settimana lavoro 50 minuti su questo aspetto e cerco sempre di spiegare ai ragazzi che si deve guardare l’avversario e non il pallone”.

Hai sempre puntato tutto sulla cultura del lavoro.
“Esatto. In ritiro i giocatori mi hanno detto che non avevano mai faticato così tanto. Per me questa cultura è alla base di tutto e in Italia viene lasciata troppo al caso. Se uno vuole andare in serie A o raggiungere livelli importanti deve lavorare sodo e non dare nulla per scontato”.

Stangata Moscati – Il giovane centrocampista è stato espulso nel finale di Livorno-Avellino per proteste nei confronti del guardialinee. Il giudice sportivo ci è andato giù pesante e ha squalificato il giocatore amaranto per tre giornate per “per avere, al 33° del secondo tempo, rivolto un epiteto insultante ad un Assistente; per avere inoltre, mentre usciva dal terreno di gioco, proferito espressioni blasfeme; quest’ultima infrazione rilevata dal Quarto Ufficiale”.

 

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