Nicola: “Livorno nel cuore, saprà rialzarsi”
Davide Nicola e il Livorno. Un storia d’amore che è destinata a non finire. Troppi sono i ricordi che legano l’allenatore alla città e viceversa. In molti sperano che le due strade tornino ad unirsi un’altra volta. Intanto il tecnico è tornato nella città che lo ha adottato per un evento dedicato alla memoria di Alessandro, il figlio prematuramente scomparso. Mercoledì 8 al museo di storia naturale si è svolta la premiazione delle attività musicali e sportive delle scuole Micali. Tra gli ospiti c’era anche l’ex allenatore amaranto che ha premiato le squadre vincenti del torneo di calcio dedicato a suo figlio, che per due anni ha frequentato proprio quell’istituto. Al termine della cerimonia, Nicola è tornato a parlare della sua esperienza in amaranto: “Era un po’ che non tornavo. Qui è scoccato qualcosa di naturale e quando torni ti sembra di non essere mai andato via. Invece sono già passati già due anni”.
C’è un po’ di rabbia per vedere il Livorno in Lega Pro visto che te lo avevi portato in A?
“Al di là di quello che avevamo fatto tutti insieme, ultimamente è andata male. Ci dispiace e non ce lo aspettavamo. Fa parte però anche della vita, toccare picchi elevati e ripartire da posizioni inferiori. Il blasone della squadra e della piazza non sono retrocessi. Speriamo che il Livorno torni dove gli compete. Qui c’è una passione incredibile e i tifosi ti fanno sentire di essere in una città ben più popolata”.
Oggi però si festeggia anche Alessandro.
“Non abbiamo bisogno di un giorno per ricordarlo. Noi lo ricordiamo sempre anche se la vita deve andare avanti. Noi dobbiamo fare il meglio per i bimbi che sono qua e arriverà il giorno dove ci incontreremo di nuovo”.
Che esperienza è stata a Bari?
“E’ andata bene e mi sono divertito. Mi sono trovato bene e abbiamo fatto un ottimo lavoro nonostante non abbiamo potuto finirlo. Ad oggi abbiamo migliorato le nostre competenze. Non siamo rimasti con le mani in mano e vedremo che opportunità ci saranno”.
Pensi che in un futuro di sia la possibilità di tornare a Livorno?
“Se il ritorno fosse come la prima esperienza, sarei qui anche domani. E’ normale sapere che ogni storia ha una sua precisa collocazione. Nel mio futuro non lo escludo, ad oggi non è così ma ricordo sempre con piacere questa piazza”.
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