Parla Luci: “Mazzoni? Troppo accanimento”

La partita contro il Pescara non può essere considerata come una tra le tante. Qui il Livorno si gioca il futuro di una stagione iniziata bene e che sta finendo proprio nel migliore dei modi. Sempre su questo campo è legato il più brutto ricordo della storia amaranto: la morte di Piermario Morosini. Strano come Pescara incroci sempre proprio destino con quello di Emerson e compagni. Al Livorno serve non perdere per accede ai playoff. Un traguardo tranquillamente alla portata, ma aspettiamoci un clima incandescente all’Adriatico. Tocca al capitano Luci cercare di far mantenere la calma.

Andrea, che partita ti aspetti?
“La squadra sta pensando a questo come un match qualsiasi, sappiamo che che ci giochiamo tanto e andremo là per fare grande prestazione e cercare di vincere. Troveremo un ambiente caldo e una tifoseria sempre pronta ad incitare la squadra”.

Impossibile non pensare a Morosini.
“Sappiamo quanto è accaduto, ma cerchiamo di pensarci li meno possibile anche se non è facile. Le nostre energie devono essere soltanto sulla partita perché questo deve essere un obiettivo importante”.

Non pensi che il Livorno non doveva trovarsi in questa posizione?
“Se siamo arrivati a questo punto vuol dire che ce lo meritiamo. Magari abbiamo commesso qualche errore nel corso della stagione. In alcuni momenti non abbiamo fatto quanto era nelle nostre possibilità”.

L’avere due risultati utili su tre è un vantaggio?
“Non ci pensiamo perché il nostro obiettivo è la vittoria. Fare il ragionamento opposto potrebbe essere controproducente”.

Hai avuto modo di parlare con Cipriani?
“Sappiamo le qualità che ha questo ragazzo. Magari può essere il nostro punto di forza. Si metterà a disposizione della squadra e farà benissimo ne sono sicuro”.

Cosa pensi della squalifica di Mazzoni e dei commenti dei tifosi?
“Facendosi espellere, ha fatto un errore che non va ripetuto sia per se stesso che per la squadra. Tuttavia è da sempre che c’e un accanimento contro di lui. Mi dispiace, ma sono pochi quelli che lo difendono. Lui lo sa ed è dispiaciuto perché è uno che ci tiene. Le cinque giornate? Sono eccessive, non so cosa abbia scritto l’arbitro. Alla fine l’ultima parola spetta al direttore di gara e non possiamo andare contro la decisione. Accettiamo questa sanzione anche se non la condividiamo”.

Com’è la tua condizione fisica?
“Posso sempre migliorare. Non ho fatto la preparazione atletica e di questo ne ho risentito. Ormai siamo a fine stagione e molto si gioca anche sulla testa”.

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