Livorno -Napoli 1-1. Impresa amaranto e un punto d’oro. Partita perfetta?
di RICCARDO CAMPOPIANO E SIMONE PANIZZI
Per restare in serie A servono alcune imprese. Il Livorno oggi ha compiuto la prima fermando 1-1 il Napoli. Il pareggio, se guardiamo le occasioni avute, sta anche stretto alla banda di Di Carlo che finalmente centra i primi punti contro una big. Gli amaranto hanno giocato come dovevano: non hanno lasciato campo agli avversari (a differenza di una settimana fa) e hanno aggredito fin da subito. Un pizzico di rammarico c’è nel pensare che se si fosse giocato sempre così a quest’ora la classifica sarebbe più felice. Al momento il Livorno occupa ancora il terz’ultimo posto a pari merito con il Chievo, ma i clivensi hanno dalla loro lo scontro diretto. Domenica prossima altra battaglia sul campo della Sampdoria.
Che bel Livorno – Di Carlo aveva chiesto una partita aggressiva e il suo diktat è stato percepito in toto. Il Livorno ha attaccato alto il Napoli costringendo Reina in più di un’occasione al rilancio lungo. Biagianti finalmente ha sfoderato una partita con la p maiuscola e davanti alla difesa ha agito da diga spesso insuperabile. L’ex Catania, con l’assenza di Luci, sarà una pedina fondamentale del centrocampo amaranto. In attacco è piaciuto molto Belfodil. Si vede che non ha ancora i 90 minuti nelle gambe, ma alcune sue giocate sono da manuale del calcio. Spesso e volentieri da solo è riuscito a mettere in difficoltà l’intera difesa partenopea. Se gli amaranto giocheranno sempre con questo spirito la salvezza non appare così lontana.
Botta e risposta – Il Napoli, privo di Higuain, si affidato alle sortite di Mertens ben controllato però da Ceccherini. Lo stesso ha fatto Coda su Callejon. L’avvio, com’era lecito attendersi, è tutto di marca azzurra. Il Livorno però chiude bene gli spazi, ma la beffa è dietro l’angolo. Mbaye sbaglia un disimpegno e Ceccherini spinge leggermente Pandev. Mazzoleni fischia un rigore generoso che Mertens realizza senza problemi. Gli amaranto non si scompongono e trovano il pareggio prima della chiusura del primo tempo grazie ad un intervento goffo di Reina che deposita nella propria rete un tacco di Mbaye. Giusto così per quanto fatto vedere in campo.
L’occasione di Paulinho – Nella ripresa se si contano le occasioni da rete è il Livorno che meriterebbe l’intera posta in palio. Clamorosa quella capitata a Paulinho che dal dischetto dell’area di rigore tira in bocca a Reina. Il brasiliano ha avuto la colpa di colpire troppo bene il pallone. Nei Napoli si sente l’assenza di Higuain così i pericoli dalle parti di Bardi sono pari a zero. L’unico che prova a fare qualcosa è Mertens che, per fortuna, non riesce mai a inquadrare la porta. Di Carlo comincia a pensare alla sfida con la Sampdoria e toglie Belfodil (ottima la sua prova) per Emeghara. Nel finale tirano il fiato anche Greco e Paulinho. Benitez si gioca la carta Zapata, ma contro questo Livorno oggi non ce n’era per nessuno.
Il tabellino
Livorno: Bardi, Ceccherini, Emerson, Coda, Mbaye, Greco (81’ Duncan), Biagianti, Benassi, Mesbah, Paulinho (89’ Castellini), Belfodil (75’ Emeghara). A disp: Anania, Aldegani, Rinaudo, Valentini, Gemiti, Piccini, Mosquera, Borja. All. Di Carlo
Napoli: Reina, Maggio, Fernandez, Britos, Ghoulam, Inler, Jorginho, Callejon, Hamsik (81’ Zapata), Mertens, Pandev (69’ Insigne). A disp: Contini, Colombo, Henrique, Revelliere, Radosevic, Behrami, Bariti, Dzemaili. All. Benitez
Arbitro: Mazzoleni di Bergamo
Rete: 31’ Mertens (r), 39’ Reina (a)
Note: angoli 4-4, ammoniti Benassi, Mbaye, Britos, Maggio, recupero 0’ + 3’, spettatori 11.808
Bardi 6,5: bravo sia in uscita che tra i pali, con la testa giusta. Battuto solo su rigore.
Ceccherini 6: la spintarella su Pandev c’è, poco da protestare. Unica pecca in una gara giocata al massimo ma sempre in apnea.
Emerson 6,5: guardingo nel presidiare il fortino, rischia su un paio di uscite palla al piede.
Coda 6,5: una delle migliori partite in amaranto, chiude il varco e non lo apre fino al novantatreesimo.
Mbaye 6: nel bene o nel male, entra nel film della partita. Auto traversa su tentativo di liberare l’area, poi palla suicida a centro area da cui nasce il rigore. Ma è lui a causare l’autorete di Reina.
Benassi 6,5: personalità da vendere, si prende grandi responsabilità ben al di là della giovane età. Adesso impari a diventare più concreto negli ultimi venti metri.
Biagianti 7 (Uomo Partita QuiLivorno): alla vigilia, tra acciacchi fisici e nomi altisonanti del Napoli, mai avremmo pensato potesse emergere in mediana. Invece disputa una partita impeccabile, fatta di chiusure precise e appoggi giusti, tanto da risultare uno dei migliori tra gli amaranto. Se dà continuità a questa prestazione è un tassello in più per Di Carlo nel finale di stagione.
Greco 6: lavoro oscuro, un po’ a tamponare sui mediani, un po’ a raddoppiare sui trequartisti. Prezioso (81′ Duncan 6: dentro nella tonnara finale, sbroglia un paio di impicci).
Mesbah 6,5: altra faccia tosta su cui a turno sbattono Maggio e Callejon. Imballato nei primi minuti, cresce fino a disputare un’ottima ripresa.
Paulinho 6,5: tanto lavoro per la squadra, poi quando ha la palla gol sbatte su Reina (90′ Castellini sv).
Belfodil 6: il motore inizia a girare. Un tempo si sportellate coi difensori, bravo a congelare il pallone. Prima di uscire sfiora il gol dopo triplo slalom (75′ Emeghara 6: di stima, perché viene sfruttato poco in verticale. Si impegna nel pressing sul portatore).
All. Di Carlo 6,5: con la voglia e il giusto atteggiamento strappa un punto al Napoli milionario di De Laurentiis. Osserva paziente il monologo azzurro della prima mezzora, per poi colpire in ripartenza, circostanza che il Napoli ha dimostrato più volte di soffrire. Secondo tempo di livello, con il risultato sempre in bilico, fino al meritato pari finale.
NAPOLI
Reina 6: sfortunato nel deviare inavvertitamente nella propria porta dopo aver parato su Mbaye. Si riscatta con una paratissima su Paulinho a metà ripresa.
Maggio 5,5: poco brillante, non affonda mai in fascia.
Fernandez 6: il migliore dei due centrali, un paio di chiusure importanti.
Britos 5,5: soffre la vivacità e il fisico di Paulinho e Belfodil.
Ghoulam 6: bel trattorino, non tira mai indietro la gamba.
Inler 5,5: idee semplici, ma non per questo non banali. Non cerca la profondità.
Jorginho 6: vivace, si vede spesso dividersi tra difesa e attacco.
Callejon 5: combina poco, gira largo ma tra destra e sinistra la vede sempre poco.
Hamsik 5: conferma di non attraversare un ottimo momento. Poco incisivo negli inserimenti, non crea mai la superiorità (81′ Zapata 5,5: ha la palla da tre punti, ma calcia a lato in spaccata).
Mertens 7: l‘unico a mettere realmente in difficoltà la difesa di casa. Oltre al rigore realizzato, sfiora la doppietta in un altro paio di circostanze.
Pandev 5,5: furbo nel procurarsi il rigore, unica cosa da attaccante che concretizza nella sua anonima partita (70′ Insigne 5,5: velocità doppia, ma in venti minuti crea pochino).
All. Benitez 5,5: con i giocatori che ha in rosa, il gioco offensivo non può ridursi a dar palla a Mertens e aspettare che combini qualcosa. A volte la squadra sembra aver difficoltà a reggere i quattro davanti.
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