Livorno-Genoa 0-1 (ma è un gollonzo). Il pari respinto sulla riga. Di Carlo espulso. La classifica si complica?

La rete rocambolesca è arrivata al 10' firmata da Antonelli. Luci (6) uomo Quilivorno.it

di RICCARDO CAMPOPIANO e SIMONE PANIZZI

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Dopo quattro punti in due partite si interrompe la ministriscia positiva di Di Carlo.  Contro il Genoa è arrivata una sconfitta pesante più più per la classifica (vista la vittoria del Bologna sul campo del Torino) che per il morale. Il risultato tuttavia non rispecchia quanto fatto vedere sul terreno di gioco. I rossoblù hanno segnato nell’unica vera occasione creata per il resto ci hanno pensato le parate di Perin e gli errori sottoporta di Emeghara e Paulinho a far maturare il ko. Peccato perché il Livorno, specie nel primo tempo, non era dispiaciuto. Ora, per continuare a stare attaccati al treno salvezza, occorrerà andare a prendere i tre punti a Cagliari.

Doccia fredda – Di Carlo si affida ancora al 3-5-2. Al posto dello squalificato Mbaye c’è Piccini (male oggi l’ex Spezia) mentre in difesa Coda si riprende il posto da titolare. In avanti conferma per Emeghara con Paulinho. L’avvio però è “da Livorno” ovvero che alla prima occasione gli avversari vanno in vantaggio. Questa volta è Antonelli a beneficiare di un batti e ribatti in area di rigore trafiggendo Bardi. Per la prima volta con Di Carlo gli amaranto sono costretti ad inseguire. Mesbah a sinistra però non riesce quasi mai ad arrivare sul fondo così come Piccini. Le azioni si sviluppano tutte in verticale, ma l’attenta difesa ligure nei primi minuti ha sempre la meglio.

Quanti errori – Col passare dei minuti il Livorno alza il proprio baricentro e i benefici si vedono subito. Paulinho, imbeccato da Greco, si divora letteralmente il pareggio tirando in bocca a Perin. Dopo tocca a Emeghara sparare a lato da ottima posiziona. Gli amaranto si affidano più che altro alle giocate dei singoli più che ad un gioco corale. Greco si perde spesso e volentieri in mezzo al campo mentre Benassi va a sprazzi. Di Carlo nella ripresa striglia i giocatori perché il pareggio è possibile.

Assedio inutile – Dopo dieci minuti il tecnico cambia: fuori Piccini e dentro Belfodil con Benassi spostato a destra. La sostituzione però non porta gli effetti sperati perché il Genoa si chiude tutto dietro e trovare spazi diventa sempre più difficile. Meglio quindi provarci da lontano, ma Mesbah trova un super Perin. Quando il portiere non ci arriva (93’) ci pensa Portanova a salvare sulla linea un colpo di testa di Paulinho. E’ il segnale che questa partita è nata male e doveva finire così. Il risultato è bugiardo, ma a tratti è sembrato di rivedere una squadra molle. Speriamo che sia solo un’impressione.

Il tabellino

Livorno: Bardi, Ceccherini, Emerson, Coda, Piccini (57’ Belfodil), Benassi, Luci, Greco (70’ Greco), Mesbah, Emeghara (86’ Borja), Paulinho. A disp: Anania, Aldegani, Valentini, Castellini, Rinaudo, Biagianti, Mosquera. All. Di Carlo

Genoa: Perin, Marchese, Portanova, Burdisso, Vrsaliko (49’ Motta), Bertolacci (73’ Cabral), Matuzalem, De Ceglie (60’ Sturaro), Konate, Gilardino, Antonelli. A disp: Bizzarri, Albertoni, De Maio, Antonini, Cofie, Centurion, Sculli, Fetfazidis, Calaiò. All. Gasperini

Arbitro: Gervasoni di Mantova

Rete: 9’ Antonelli

Note: angoli 10-1 per il Livorno, ammoniti Coda, Mesbah, Greco, Portanova, Piccini, Burdisso, Sturaro, allontanato Di Carlo al 73’ per proteste, recupero 1’ + 5’, spettatori 9.470

 

Bardi 6: mai chiamato in causa, sfortunato nel rimpallo con Gilardino sul gol.

Piccini 5,5: poco preciso e molto irruento, non incide positivamente (57′ Belfodil 5,5: mezzora abbondante in campo, ma senza cambiare la storia del match. Deve trovare il ritmo partita).

Ceccherini 6: usa il fisico su Gilardino, ed è una bella lotta. Tutto sommato tiene botta.

Emerson 6: sbroglia un paio di situazioni complicate, solita prestazione confortante.

Coda 5: come al solito, ammonito nel primo quarto d’ora. Ed è lui a tenere in gioco i genoani nell’azione del gol.

Mesbah 6: debutto timido, si scioglie nella ripresa e solo una prodezza di Perin gli nega il gol.

Benassi 5,5: rinvia male nell’azione del vantaggio ospite. Forza un paio di conclusioni da fuori, un mezzo passo indietro rispetto alle ultime uscite.

Luci 6 (Uomo Partita Quilivorno.it): strano premiare il migliore della squadra con una sufficienza stiracchiata, ma tra attaccanti spreconi, difensori distratti e centrocampisti approssimativi la scelta ancora una volta è caduta sul capitano. Consueta generosità, gioca da solo più palloni degli altri compagni di reparto. Spesso al posto giusto sulle respinte della difesa, ma ahinoi la botta da fuori non è la sua qualità calcistica migliore.

Greco 5,5: poco nel vivo del gioco, si salva con un’apertura d’esterno per Paulinho. Poi cala fino alla giusta sostituzione (70′ Duncan 6: entra con la grinta giusta, utile nell’assalto finale).

Paulinho 5,5: errore non da lui a tu per tu con Perin, nel finale pensa di aver trovato la zuccata vincente ma spunta Portanova.

Emeghara 5,5: sicuramente migliore di quello visto nell’ultima parte della gestione Nicola, ma continua a sprecare tanto in fase conclusiva. (86′ Borja sv).

All. Di Carlo 6: non è il solito Livorno sceso in campo con Sassuolo e Catania, ma almeno un pareggio l’avrebbe meritato (per non dire una vittoria). La squadra ci prova, ma è limitata dalla cattiva sorte e da qualche deficit tecnico congenito. Ripartire subito, non c’è tempo per piangersi addosso.

GENOA

Perin 7: un paio di parate importanti su Mesbah e Paulinho che salvano i tre punti.

Marchese 6: chiamato in causa per l’infortunio di Antonini nel riscaldamento, gioca senza sbavature.

Portanova 6,5: sicuro, di testa calamita la maggior parte delle palle alte. Il salvataggio sulla linea nel recupero vale come un gol.

Burdisso 6: sta ritrovando passo e sicurezza dopo i mesi passati ad ammuffire a Roma.

Vrsaljko 6: gambe veloci, nei primi 45′ impegna a fondo il diretto avversario (49′ Motta 5,5: cambio conservativo, in pratica non si schioda mai dalla propria metà campo).

Bertolacci 6: incursore di centrocampo, ha più libertà d’azione rispetto a Matuzalem ma la sfrutta male (73′ Cabral 6: venti minuti finali votati alla battaglia).

Matuzalem 6,5: tocca mille palloni, ne sbaglia pochissimi. Il motore rossoblu.

De Ceglie 5,5: un consiglio: si dia una mossa, perché rischia di far la panca anche al Genoa. Statico e involuto (60′ Sturaro 5,5: cambiando l’ordine degli addendi, il risultato non cambia. Combina poco anche lui).

Konate 5,5: qualcuno gli spieghi che a calcio si gioca in undici e non da solo.

Gilardino 6,5: gioca per la squadra e non per il gol, fa sempre la cosa giusta per aiutare i compagni.

Antonelli 6,5: segna in avvio il gol partita, il secondo stagionale. Poi gioca una signora partita sulla corsia mancina.

All. Gasperini 6,5: il mezzo voto in più è per la vittoria a Livorno dopo oltre 40 anni. Genoa fortunato a trovare il gol nell’unico tentativo concreto della partita, poi alza le barricate e non le toglie fino al triplice fischio. Finché gli gira bene ha ragione lui.

 

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