Livorno, a gennaio sarà rivoluzione. 5 cessioni e 4 innesti. Le trattative

Via Decarli, Lambrughi, Mosquera, Belingheri e Borja. Piacciono De Ceglie, Pazienza, Acquafresca e Ardemagni

di rcampopiano

Da una parte il Livorno che ha già ripreso la preparazione, dal’altra la società che cercherà in tutti i modi di rendere la rosa più competitiva. Le due strade che portano gli amaranto verso la salvezza corrono di pari passo visto che il 5 gennaio si va al Franchi contro la Fiorentina. Nicola, grazie anche al benestare dei suoi giocatori, ha anticipato la preparazione e ha cominciato a far sudare i suoi per una sfida difficilissima. Pare difficile, per non dire impossibile, ipotizzare che a Firenze vedremo già qualche volto nuovo. Più probabile che ciò avvenga per la prossima sfida interna contro il Parma. Il messaggio lanciato da Spinelli è chiaro: prima si vende, poi si pensa agli acquisti. La speranza è chi viene considerato ai margini della squadra non faccia storie per cambiare casacca come accaduto nella sessione estiva.

Le cessioni – Nel Livorno ci sono 4-5 elementi che non rientrano nei piani né dell’allenatore né della società. Si cercherà di accasarli altrove, magari con dei prestiti visto che di soldi ne gireranno pochissimi. In difesa ci sarà l’addio (sicuramente a titolo temporaneo) di Decarli. Lo svizzero non dispiace, ma pecca di esperienza. Ecco perché sei mesi in B tutti da titolari gioverebbero sia a lui che al Livorno. Le richieste certo non mancano: in pole c’è ancora il Modena che già lo voleva in estate. Novellino ha chiesto a gran voce rinforzi dopo il ko con il Pescara e il nome di Decarli è sempre in cima alla lista delle preferenze. Più defilato c’è l’Avellino. Sulla fascia sinistra si prepara una vera e propria rivoluzione. Lambrughi (non male comunque contro l’Udinese) saluterà: sul suo conto ci sono Spezia e Novara (dove ritroverebbe l’amico Salviato). Si proverà a trovare una sistemazione anche a Gemiti ma l’italo-tedesco potrebbe rimanere per fare la riserva del nuovo esterno sinistro che sicuramente arriverà. Mosquera, vero e proprio oggetto misterioso, ha già la valigia pronta. Per lui è pronto un ritorno in Colombia con un biglietto di sola andata (qui è in prestito). L’altro sudamericano, Borja, sarà mandato in B a fare esperienza. Avellino e Carpi sono in pole position per averlo. Un altro giocatore ai saluti è Belingheri: determinante lo scorso anno, in A ha faticato non poco a trovare spazio complice qualche problema fisico. Se finalmente dovesse arrivare Botta ecco che per lui le porte di Livorno si chiuderebbero. Il Palermo di Iachini ci sta pensando. Infine De Lucia, che ha finito di scontare la squalifica, avrà carta bianca: dove vorrà andare la società cercherà di accontentarlo.

Acquisti – Inutile negarlo: per salvarsi servono almeno 4 innesti di spessore, uno per reparto. In difesa Coda e Valentini non danno quelle garanzie che il reparto necessita. Il nome di Cannavaro affascina, ma visti i cattivi rapporti tra Spinelli e De Laurentiis è difficile che l’operazione vada in porto. A sinistra l’obiettivo  numero uno è e resta De Ceglie. Se la Juventus pagherà parte del suo ingaggio l’operazione si farà. In alternativa è pronto Molinaro, in uscita dallo Stoccarda. Per il centrocampo piace Merkel dell’Udinese, ma i club di Pozzo vorrebbe girarlo al Watford nella serie B inglese. Un tentativo verrà fatto per Pazienza che al Bologna non trova molti spazi. In attacco c’è o meglio ci sarebbe solo abbondanza. Emeghara non ha convinto però dovrebbe rimanere per non restare scoperti. Piacciono Acquafresca del Bologna e Ardemagni del Chievo. Floccari è destinato a restare un sogno visto che dalla Turchia sono pronti a ricoprirlo d’oro. Con il Catania potrebbe essere imbastita una trattativa per Maxi Lopez, ma prima ci sarà da capire le pretese dell’argentino.

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