Di Carlo mastica amaro: “Sconfitta che pesa. Assurdo commettere tutti questi errori”

di Riccardo Campopiano e Simone Panizzi

Sul volto di Di Carlo c’è tutta l’amarezza per una sconfitta che rischia di compromettere maledettamente la corsa verso la salvezza. La partita l’aveva preparata diversamente però quando vieni tradito dai tuoi uomini diventa difficile riuscire a vincere. Fortuna che la matematica ancora non condanna gli amaranto, ma adesso ci vuole veramente un miracolo. Tutte le croci vengono gettate addosso alla difesa, ma Di Carlo analizza il problema in maniera più generale: “Ceccherini aveva solo due giorni di allenamento nelle gambe quindi ho preferito confermare la retroguardia che ben si era comportata a Torino. Purtroppo veniamo costantemente puniti al primo errore e non è possibile lasciare tutti quegli spazi agli avversari perché vieni subito punito. Gli errori dei singoli oggi hanno fatto la differenza”.
Questa sconfitta rischia di pesare come un macigno sul morale della squadra: “Le aspettative erano indubbiamente diverse. Noi abbiamo il dovere di crederci in queste ultime cinque partite perché possiamo ancora salvarci. Ora serve soltanto fare cerchio attorno ai ragazzi che comunque anche oggi hanno dato tutto quello che avevano. Il 4-2 ha chiuso definitivamente la partita, però non è possibile concedere il 3-2 in quel modo. Quella rete è stata dura da digerire; nello spogliatoio ho provato a risollevare il morale, ma il rigore in avvio di secondo tempo ci ha tagliato le gambe”.

Dopo mesi torna in sala stampa anche un giocatore del Livorno. A presentarsi e a cercare di spiegare il pesante ko interno è Paolo Castellini: “Stiamo cercando di metabolizzare la sconfitta. Difficile a credersi visto il risultato, ma in campo abbiamo dato tutto. Bisogna guardare avanti, mancano cinque partite alla fine e abbiamo il dovere di crederci fino in fondo”. Inevitabile un commento sulla estrema perforabilità della difesa amaranto: “Non possiamo a questo punto della stagione e con certi dati alla mano appellarci ancora alla sfortuna, ma è incredibile come prendiamo gol ogni mezza palla che concediamo. Ormai c’è poco da fare su questo aspetto, possiamo solo cercare di fare nel miglior modo possibile nelle gare restanti. Siamo a meno tre dalla salvezza, questo è il tipo di campionato che sapevamo di dover giocare”.

Molto più rilassato il tecnico del Chievo Eugenio Corini, che compie un deciso passo verso la salvezza. “Finora abbiamo vinto cinque scontri diretti, dobbiamo centrare il sesto domenica prossima con il Sassuolo. Da allenatore sono molto gratificato dal vedere la mia squadra giocare con questa personalità in un ambiente così carico e caldo. Aver vinto dà un segnale di forza e ci permette di ottenere un buon margine su una diretta concorrente”. Chiusura su Paloschi: “Si merita la vetrina che sta avendo, si impegna sempre al massimo sia che parta titolare che entri a partita in corso. Gli auguro di segnare ancora per superare il record di gol in Serie A per un giocatore del Chievo (13 come Marazzina e Pellissier, ndr)”.

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