Spinelli e Nicola, coro unisono: “Loro superiori, ma che peccato quei contropiedi non sfruttati”

di SIMONE PANIZZI E RICCARDO CAMPOPIANO

LA RABBIA DEL PRESIDENTE SPINELLI: “NON POSSIAMO MANGIARCI QUEI GOL IN CONTROPIEDE”

“Bisogna avere l’ambizione di far punti con la Juventus, ma allo stesso tempo dobbiamo anche saper accettare la sconfitta”. Questo il messaggio lanciato da Davide Nicola dopo la gara persa contro Tevez e compagni. “Tatticamente abbiamo preparato la partita in modo maniacale, ma non bastano l’abnegazione e l’applicazione per sopperire al gap qualitativo con le squadre di prima fascia. Mi sono piaciute la maturità nell’occupare gli spazi in campo e la gestione delle ripartenze, ma siamo stati poco qualitativi nell’ultimo passaggio. Poi con queste squadre basta poco: per tre volte abbiamo ritardato nel riprendere la posizione e i loro campioni ci hanno beffato”.

Davanti si è sentita la mancanza di Paulinho, sostituito da un Emeghara lontano parente di quello visto a Siena nello scorso campionato: “E’ stata semplicemente una scelta in meno. Anche la Juve aveva assenti, ma a livello numerico ha pesato più per noi che per loro. Per essere competitivi bisogna però pensare di far punti anche contro queste realtà e non solo con le squadre che lottano per la salvezza. Ma oggi sono abbastanza soddisfatto di quello che hanno fatto i ragazzi”.

Sul volto di Conte non può che esserci grande soddisfazione per un risultato che ha permesso alla Juventus di balzare in testa alla classifica in attesa della sfida tra Roma e Cagliari: “Nel primo tempo non abbiamo fatto una grande partita perché da parte dei centrocampisti c’erano pochi inserimenti. Siamo migliorati nella ripresa quando siamo riusciti ad allargare il gioco finalizzando le azioni. In campo cerco sempre di mettere la migliore squadra possibile. Llorente sta facendo molto bene ma ha ancora ampi margini di miglioramento. Insieme a Tevez si sta dimostrando all’altezza della situazione senza dimenticare i vari Vucinic, Quagliarella e Giovinco. Le gerarchie sono sempre mobili con la speranza di indovinare le scelte”.

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