Circolo Fides e Rigoli, l’unione fa la forza
La scherma a Livorno è sempre stato uno degli sport che ha regalato maggiori soddisfazioni. Basti pensare a nomi del calibro di Nedo Nadi, Manlio Di Rosa, Athos Tanzini, Mario Curletto oppure Aldo Montano, Andrea Baldini per restare nel presente. Le scuole labroniche sono sempre state al top ed è di pochi giorni fa la decisione della fusione di Fides e scuola di scherma Rolando Rigoli. La loro unione darà vita, si spera, ad una super scuola sia di scherma che di vita. I presidenti Mario Miccoli e Rolando Giroli hanno spiegato questa scelta: “Ci conosciamo da oltre 50 anni e non c’è mai stato uno screzio tra di noi. La situazione economica della città non ci permette di fare grandi investimenti visto che il calcio assorbe quel poco di risorse che questa città ha quindi abbiamo deciso di unificare il tutto. Il primo anno sarà di transizione e rodaggio, dopo speriamo di intravedere i risultati di questa scelta”.
Gli allenamenti si svolgeranno alla palestra di via Allende e la settimana prossima ci sarà una riunione con tutti gli insegnanti per iniziare la programmazione: “Sia chiaro, nessuno verrà lasciato a piedi ma ci sarà una vera e propria fusione”.
A giugno quindi la scuola Rigoli “chiuderà i battenti”: “Sono felice di tornare a casa – afferma Rolando – anche se lascio un qualcosa di straordinario. Ho tirato su questa scuola dal nulla e siamo arrivati in alto. Un grazie va speso alle famiglie che ci sono state sempre accanto. Con Mario è da anni che ci corteggiamo e il Fides è la migliore scuola di Livorno. E’ inutile in una città come la nostra avere così tante realtà e sono sicuro che ora formeremo un bel gruppo”. Miccoli invece sottolinea come “di campioni se ne formano uno su cento, ma l’importante è che gli altri escano fuori da qui a testa alta ed educati”.
A Livorno, c’è anche l’Accademia della scherma ma una fusione, spiegano i due presidenti, è impossibile: “Non ci può essere dialogo con quella scuola perché applicano delle regole e degli insegnamenti che non hanno nulla a che fare con noi. Ci hanno contattato qualche mese fa però le loro idee sono completamente all’opposto delle nostre perché oltre ad una scuola di scherma, deve essere anche di vita”.
Per quanto riguarda invece il numero degli iscritti: “Speriamo di poterlo aumentare. Al momento noi andiamo avanti grazie alle quote perché i contributi non sono mai sicuri. Dobbiamo contare solo sulle nostre risorse. Magari introduciamo anche l’insegnamento della spada visto che sono arrivate tante richieste. L’amministrazione? Con noi si è sempre comportata molto bene anche se i fondi a disposizione sono molto pochi”.
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