Quilivorno.it Cup: anche Caimano vola in Germania

Durante la finale della Quilivorno.it Cup è nata una piccola polemica. Il Caimano infatti ha protestato in quanto un giocatore del Rolling Zone, espulso, poi è rientrato in campo ed ha tirato anche i calci di rigore. Questo è sfuggito ai direttori di gara che hanno assegnato la vittoria a Rolling Zone tra le proteste degli avversari. A fare luce sulla vicenda oggi ci ha pensato Promosport. Riportiamo sia il commento del presidente Dario Ghiselli che, in seguito, quello della commissione giudicante che si è espressa sulla partita in atto.
“Considerando che il torneo è unico nel suo genere dato che ad oggi non esistono altri tornei di calcio a 5 che si svolgono su erba naturale all’interno del Picchi, che il torneo è nato a scopo benefico dove le spese organizzative sono a carico dell’organizzazione e dove anche gli arbitri vengono completamente in forma gratuita, ci sembrava inopportuno chiedere al Comune di poter disputare nuovamente la finale per errore tecnico. Onestamente ci sembrava anche brutto ed offensivo verso i destinatari della beneficenza in quanto in questi tornei la vittoria è e deve essere quella di raccogliere più fondi possibili e non di ambire in forma esasperata alla vittoria del trofeo. Durante gli ultimi minuti del secondo tempo ci sono state delle proteste vibrate ed eccessive dove gli arbitri purtroppo non hanno avuto modo di operare con la dovuta tranquillità e calma e da qui è nato l’errore arbitrale di riammettere erroneamente in campo un giocatore espulso per somma di ammonizioni, giocatore che poi ha anche calciato uno dei rigori decisivi. Visto che noi eravamo presenti ma sul momento non avevamo potuto vedere l’accaduto ci siamo presi il tempo necessario per decidere. Gli arbitri, molto bravi e professionali, facendo mente locale e ricostruendo quello che era accaduto, hanno riconosciuto l’errore. Noi non possiamo far altro che ammettere questa mancanza da parte nostra e rimediare andando a premiare entrambe le squadre sia con il trofeo che con il completo da gioco sia con il buono per il torneo in palio. Abbiamo avuto anche un incontro con entrambe le squadre che si sono dichiarate dispiaciute per quanto accaduto e dispiaciute anche di aver apostrofato arbitri ed organizzazione in malo modo, ma si sa, anche se in palio c’è poco la voglia di vincere quel poco è sempre tanta. Non giustifico le offese ma da sportivo capisco le intemperanze. Poi, nessuno si è permesso di alzare un dito verso nessun altro e neanche sono state fatte stupide minacce, sia chiaro. Sono volate offese e tanti discorsi nel post partita, insomma, da vera finale, solo che la Champions era stata giocata la sera prima a Berlino. Abbiamo ricevuto le scuse oneste e sentite da parte dei ragazzi delle due squadre che si sono detti dispiaciuti e che accoglieranno tranquillamente le squalifiche che prenderanno. Da parte mia rinnovo le scuse a tutti per le mancanze organizzative che sono accadute, come detto a più riprese noi siamo amatori come coloro che giocano, diamo sempre il massimo ma non siamo infallibili. Alla consegna del ricavato che faremo al capitano del Livorno calcio Andrea Luci (che era presente domenica mattina con i figli) avrei piacere fossero presenti le due squadre in modo da capire ancora meglio cosa vuol dire beneficenza e quali sono i veri problemi della vita”.
Ecco la parte del bollettino ufficiale con la decisione di Promosport: “Vista la speciale location dello stadio concesso dal comune, visto che, il tale posto, non si potrebbe ripetere la gara per errore tecnico, vista la natura benefica del torneo, riconosciuto l’errore arbitrale nonostante dettato da eccessiva animosità confusione presente sul campo e a bordo campo, decidiamo di decretare entrambe le squadre vincitrici del torneo, attribuendo ad entrambe i titoli di campioni, coppa del primo posto, il completo da calcio e buono spesa di 500 euro per la partecipazione al torneo Bayern Football Festival (o altro torneo da decidere insieme alle squadre).

Riproduzione riservata ©