Isole Scilly, la lega più piccola del mondo: “Qui il calcio è ancora un divertimento”

Il mondo del calcio ormai è diventato un vero e proprio business. Comanda chi ha i soldi ed è rimasto davvero poco spazio per le favole. Fortuna che ancora qualche eccezione esiste come il Leicester di Ranieri in Premier League. Sappiamo benissimo che il calcio è lo sport più praticato al mondo e che muove moltissimi miliardi ogni anno. Ci sono posti però dove questo sport viene fatto per passione e questo non vuol dire che non sia lo stesso affascinante coma la Liga, la serie A o la Premier. Probabilmente a molti le isole Scilly non dicono niente. Forse qualcuno sa che si tratta di un arcipelago a sud dell’Inghilterra che vanta più di 140 isole, ma soltanto sei di esse sono abitate per un totale di 2.200 anime più o meno. Ed è proprio su queste isola che la magia del calcio prende vita dando luogo a quello che è stato riconosciuto come il campionato più piccolo del mondo, detto anche Lioness Shield. Vi prendono parte soltanto due squadre: Woolpack Wanderers e i Garrison Gunners e le partite vengono disputate al Garrison Field. Qui non contano i soldi, la fama o la gloria, ma soltanto dimostrare che per divertirsi bastano due squadre. Qui non esistono procuratori, calciomercato, comproprietà. Le squadre si fanno come quando eravamo piccoli e giocavamo nei parchi: due capitani scelgono a turno i giocatori. Qui non esistono tornelli, tessera del tifoso. Chiunque può assistere alle partite. Per scoprire meglio questa realtà, abbiamo intervistato Andrew Hicks, il segretario delle due squadre che ci ha aperto virtualmente la porta su questo fantastico mondo.

Com’è per un giocatore, prendere parte al campionato più piccolo del mondo?
“Giocare in questo campionato è una bellissima esperienza. I giocatori hanno la possibilità di giocare a calcio con i loro amici e si divertono. Nonostante tutto, le gare sono sempre molto tirate e i calciatori in campo danno tutto”.

Com’è che funziona la vostra lega? C’è una specie di calciomercato?
“Ad inizio di ogni stagione, vengono eletti i capitani delle due squadre che partecipano al campionato. Dopo, a turno, ognuno sceglie un giocatore per la sua squadra e di fatto non c’è una vera e propria campagna acquisti. E’ permesso scegliere giocatori nel corso del campionato soltanto se una squadra non ne ha un numero sufficiente in rosa. In questo modo manteniamo il campionato equilibrato”.

Quando comincia il campionato?
“Tutto ha inizio all’inizio di ottobre con la Charity Shield che si svolge tra chi ha vinto il campionato e chi la coppa nazionale. Dopo ha inizio il torneo durante il quale vengono disputate 18 giornate, tempo permettendo”.

Quando e chi ha ideato il campionato?
“Il calcio nelle isole Scilly è iniziato nel 1920 quando i militari, durante la guerra, iniziarono a giocare a calcio tra di loro. Subito dopo gli abitanti dell’isola si unirono. Dopo, ogni isola dell’arcipelago aveva la sua squadra e la St Mary’s due. Tutte le squadre giocavano in un unico torneo. Tuttavia con il passare del tempo, i team diminuirono e ne rimasero soltanto due: Rover e Rangers. A quel punto cominciò la vera Lega con i Woolpack Wanderers e Garrison Gunners”.

Cosa pensano gli abitanti di questo campionato?
“Per i giocatori, la lega è una grande parte della loro vita e dà loro la possibilità di svagarsi durante i weekend e gli allenamenti li tengono impegnati durante la settimana. Anche per gli abitanti del posto è un evento molto bello e anche molti media si interessano a noi. Non a caso l’Adidas ci ha sponsorizzato e molti giocatori famosi sono venuti a farci visita”.

Non avete mai pensato di creare una squadra di professionisti e di competere in un campionato ufficiale?
“Noi vorremmo prendere parte ad un campionato professionistico ma i trasporti sono molto difficili. Inoltre non ci sarebbe un vero e proprio finanziamento per permettere tutto questo ai calciatori così continuiamo a prendere parte a quello che per noi è il campionato migliore del mondo”.

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