Dietrofront Matteini: “Ecco perché ho rifiutato. Io non ho mai sputato sui soldi”

di rcampopiano

Matteini, capitolo 2. Avevamo lasciato il calciatore livornese con le valigie in mano e pronto per imbarcarsi destinazione Brunei. Adesso lo ritroviamo sempre con le valige in mano, ma per fare il percorso inverso. La sua avventura nel campionato di Singapore con la formazione del Dpmm è terminata ancora prima di cominciare. Sui motivi che lo hanno portato a prendere questa decisione potremo stare scervellarci per ore, ma senza risultati. Di certo possiamo dire che il buon Matteini non è uno sprovveduto e sa benissimo a quale rinuncia va incontro. Per sapere di più su questa vicenda non ci restava che interpellare il diretto interessato.

Allora Davide, qualche giorno fa non vedevi l’ora di iniziare. Ora che è successo?
“I primi giorni sono stati molto positivi. Mi sono allenato con la squadra in una struttura meravigliosa. Lo stadio è di 25 mila posti e dispone di tutto, un vero e proprio gioiello. Tuttavia dopo mi sono reso conto di come sia difficile vivere qui. Praticamente nessuno parla inglese, devi adattarti a tutto, anche al cibo. Per un occidentale non è affatto facile venir a vivere qua. Il Brunei è un piccolo stato dove non c’è un vero e proprio capoluogo di provincia e ogni spostamento va effettuato in macchina. Non è facile a 32 anni dover ripartire completamente da zero”.

Decisione definitiva la tua quindi? Non pensi che potresti rimpiangerla?
“Sì, ormai sono convinto. Con quello che ho detto prima non voglio assolutamente offendere i musulmani, anzi. Loro sono gente gentile e molto molto accogliente, ma purtroppo mi risulta difficile vedermi qui per molto tempo. Sul mio conto sono state scritte tante cose. Le discoteche? Alla gente faccio credere quello che in realtà vuole. Io e Simone (Quintieri) sappiamo benissimo perché non possiamo restare qua. Certe esperienze vanno vissute e chi non le vive non si deve permettere di giudicare. Il motivo per cui lascio è valido e non è semplice come molti potrebbero pensare. Non ho mai sputato sui soldi e mai lo farò. Pensate veramente che se ci fossero stati i presupposti non sarei rimasto?”

Progetti per il futuro? Speri di tornare al Tuttocuoio?
“Adesso sono sempre nel Brunei. Domani andrò a Singapore e tornerò in Italia. Parlerò con i dirigenti del Tuttocuoio e vedremo un po’ il da farsi. Nonostante sia durata pochi giorni, per me questa è stata una bella esperienza, ma ora devo pensare alla mia famiglia. Questa è e sarà sempre la mia priorità”.

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