Dall’incubo alla nazionale, la rivincita di Daniel
Il Messico non ha mai portato bene all’Italia del calcio. Due eliminazioni in altrettanti tornei mondiali. Chissà se questa volta sarà diverso. Già perché nello stato centroamericano si disputa il campionato mondiale per atleti amputati. Giocatori che, nel corso della vita, hanno perso un arto ma non la voglia di provare a rincorrere un pallone. Il torneo scatterà il 30 novembre per concludersi il 7 dicembre. A difendere di pali della porta dell’Italia ci sarà Daniel Priami, livornese doc. Nel 2006 si ruppe un braccio che venne prontamente ingessato. Tuttavia dopo qualche tempo, l’arto andrò in cancrena e fu necessaria l’amputazione. Il giovane però non si è disperato e ha deciso che sarebbe sceso di nuovo in campo per difendere la propria porta. E’ nel giro della Nazionale da soltanto pochi mesi, ma si è già guadagnato il posto da titolare e nessuno glielo porterà via. A settembre in Polonia ha difeso la porta dell’Italia in un torneo con sei squadre guadagnandosi il premio come miglior portiere della competizione e un soprannome: Dani Buffon. Oggi si ritroverà in Emilia con i compagni per partire alla volta del Messico con un sogno: vendicare i suoi predecessori e alzare la coppa al cielo.
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