Capozucca saluta: “Salvo solo Spinelli, in molti hanno deluso. Su Paulinho…”
L'ex direttore sportivo: "Belfodil non ha reso secondo le aspettative, ma non è stato l'unico a deludere"
di rcampopiano
Il Livorno ha chiuso tristemente la sua annata ed è arrivato il tempo dei saluti. Per quelli di Paulinho, Ceccherini e altri ci vorrà ancora tempo, ma oggi dà il suo addio alla società il direttore sportivo Stefano Capozucca dopo una sola stagione dal suo arrivo. La rottura era nell’aria da tempo, specie dopo l’esonero di Di Carlo, ma ora arriva anche l’ufficialità.
Direttore, conferma che l’anno prossimo non sarà più a Livorno?
“Sì, posso dire in tutta tranquillità che non sarò più il direttore sportivo della società amaranto. E’ stata un’annata difficile e c’è tanta amarezza anche a livello personale perché questa è la mia prima retrocessione in carriera, escludendo quella con il Genoa che però avvenne per fatti esterni al terreno di gioco”.
Quali sono stati gli errori che hanno condannato il Livorno?
“Quando si arriva ultimi è logico che qualcosa non è andato bene. A mio modo di vedere l’unico che si salva è il presidente. Lui fin da subito ci ha detto che non avrebbe fatto investimenti e che il mercato si doveva autofinanziare. Chi non era favorevole a questo progetto era libero di andare via, però se tutti siamo rimasti… L’unica cosa che posso rinfacciargli è stato il dire fin da dicembre che voleva lasciare la società”.
Quanto è stato difficile fare il mercato?
“Ci sono stati problemi fin dall’inizio. Molti giocatori non hanno voluto scegliere Livorno perché non vedevano un progetto serio. Chi come El Kaddouri ha preferito il Torino (buon per lui) mentre altri hanno scelto addirittura di scendere in B. E’ difficile fare una squadra così”.
Mbaye, Mosquera e Borja sono stati presi dal presidente all’insaputa del mister
Però anche i nuovi arrivati hanno deluso.
“Castellini era meglio se arrivava fin da agosto a mio avviso. Gli acquisti sono stati condivisi da tutti tranne Mbaye, Borja e Mosquera che sono stati scelti dal presidente anche all’insaputa del mister. Di questi solo il primo si è rilevato un buon colpo. Belfodil? Tutti si pensava in un suo apporto in termini di gol e dopo la partita di Genova eravamo molto più speranzosi. Dopo invece ha dimostrato di non essere stato un buon innesto anche se non è stato l’unico a deludere. Chi gioca a questi livelli sa dove ha sbagliato”.
Come ha preso l’esonero di Di Carlo?
“Io per natura sono contrario agli esoneri. Non volevo quello di Nicola e non ho avallato quello di Di Carlo. Con quest’ultimo la squadra aveva una sua identità e stava facendo molto bene. Il presidente poi ha voluto cambiare…”.
Secondo lei Paulinho resterà in B?
“Se rimane il Livorno all’80% può già pensare alla promozione diretta. Lui, Luci ed Emerson sono state le colonne di questa squadra e hanno dimostrato di poter giocare tranquillamente in A. E’ un giocatore che mi ricorda Cavani, ma il suo futuro è ancora incerto. Oggi ad esempio l’ho proposto ad una grande società estera”.
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