Benassi e Piccini si presentano: “Livorno credi in noi”

Ancora una giornata di presentazioni in casa Livorno. Dopo Bardi, ieri è stata la volta di Benassi e Piccini. Il primo arriva in prestito secco mentre il secondo in comproprietà. Per entrambi questa è l’occasione di assaggiare veramente la serie A e magari giocare con più continuità. Non hanno pensato un minuto ac accettare il progetto amaranto sapendo che per un posto da titolare ci sarà da sudare le proverbiali sete camicie.

Marco Benassi conosce già Livorno grazie alle belle parole spese da Duncan, suo compagno all’Inter: “Lui mi ha parlato molto bene della città e della piazza. Le prime impressioni sono state positive. Ho davanti a me una grande occasione e magari potrò ritagliarmi un mio spazio. Come posizione sono un centrocampista centrale in un 4-4-2 o gioco davanti la difesa nel 3-5-2”. L’ex interista ha già calcato i campi della massima serie l’anno scorso in sei occasioni, ma nel suo curriculum figurano anche le vittorie del campionato Primavera (2012/2013) e della Next Generation Series (2011/2012) nonché tre presenze in Champions League e un gol in Europa League. Per avere 19 anni vanta già un ottimo curriculum: “L’anno scorso è stato difficile per i motivi che tutti conoscono però ho avuto la possibilità di giocare con i grandi e imparare molto. Vengo qua per migliorarmi e dare una mano ai miei compagni. Con il mister ci ho già parlato e devo dire che è un gran lavorare e porta entusiasmo all’interno del gruppo. Sono felice di essere partito fin da subito con il Livorno perché ritengo che in questo modo avrò la possibilità di conoscere meglio l’ambiente”.

Cristiano Piccini ce lo ricordiamo molto bene l’anno scorso con la maglia dello Spezia. Ha giocato in entrambe le partite e della vittoria per 5-1 al Picchi ricorda soprattutto i tifosi: “Nonostante la pesante sconfitta hanno dato un grande segnale di attaccamento alla maglia. Questo mi ha davvero impressionato”. Nonostante la sciagurata stagione della squadra ligure che, partita con l’intento di accede ai playoff ha rischiato la retrocessione, l’esterno è stato tra i migliori: “Il gruppo era unito, ma forse eravamo tanti giocatori nuovi e non riuscivamo a stare in campo come dovevamo. È stato un campionato buttato via ma mi rimarrà sempre un ottimo ricordo di quella stagione perché ho avuto la possibilità di giocare in B con continuità”. Ora per Piccini c’è l’esame serie A, assaporata solo una volta il 5 dicembre del 2010 in occasione della vittoria per 1-0 ai danni del Cagliari: “Qui spero di potermi migliorare sotto ogni punto di vista. Ho saputo della trattativa quando ero in vacanza e ho subito detto di sì. Il gruppo mi ha dato un’ottima impressione e mi metterò subito a disposizione del mister per dare una mano. Nicola ha diversi modi per parlare con i ragazzi. Quando sono arrivato mi ha subito chiesto che tipo di carattere avevo. Questo è molto importante perché permette ad un allenatore di entrare in sintonia con i propri ragazzi. Giocare contro la Fiorentina sarà emozionante, ma in campo si va per vincere”.

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