Anmesty Don Bosco Livorno: una vittoria che vale oro

Amnesty Don Bosco Livorno – US Empolese 66-57 (16-11, 21-20, 13-11, 16-15)

Amnesty Don Bosco Livorno: Vallini 9, Sanguinetti 13, Sollitto 5, Mazzantini 12, Lucarelli, Lemmi, Gigena 10, Artioli 2, Malfatti 8, Benvenuti 7. All. Da Prato

US Empolese: Galligani, Mariotti 9, Sesoldi 7, Terrosi 1, Manetti, Ravazzani 15, Berni 2, Cappa 9, Delli Carri. All: Quilici.

Operazione compiuta. Grazie ad una grandissima prestazione corale, la Amnesty Don Bosco Livorno si aggiudica una battaglia dall’immenso valore. Un successo, quello arrivato stasera contro Empoli, frutto di una grande difesa, ma soprattutto di un grande atteggiamento che coach Da Prato ha saputo imprimere ai suoi ragazzi che, nonostante la minore esperienza e “malizia” rispetto agli avversari, hanno saputo giocare senza paura e anzi con grande coraggio, dominando gli empolesi proprio sul piano mentale.
Livorno parte fortissimo, con un parziale iniziale che porta i labronici subito davanti di 10 lunghezze. Ma è una partita che appare, fin dalle prime battute, molto fisica e nervosa. Le difese sembrano annientare gli attacchi ed il primo quarto si conclude “solo” 16-11 per i padroni di casa.

Empoli non riesce a trovare la via del canestro neanche nella seconda frazione e si aggrappa all’immenso Ravazzani (che chiuderà il match con 16 e ben 18 rimbalzi) che costringe Lorenzo Benvenuti a spendere 3 falli che limitano il suo utilizzo.
La Amnesty si rivolge ad un Sanguinetti 5 stelle e a Saverio “Air” Mazzantini che proprio con una tripla allo scadere porta Livorno ancora avanti 37 a 31 all’intervallo lungo. Alla ripresa delle operazioni l’USE alza il livello della propria fisicità, ma trova una Livorno che, invece d’indietraggiare, l’affronta a viso aperto e con grande fiducia. Le percentuali per il Don Bosco si alzano, complice anche un Luca Malfatti abile nello sfruttare la sua mano dai 4 metri.
La squadra di coach Quilici perde un po’ la bussola della gara e sembra più concentrata sulla lotta fisica che su quella tecnica. Il Don Bosco ne approfitta e allunga nel quarto periodo grazie ad un paio di canestri d’autore di Vallini ed al grande contributo di Tommy Sollitto. Un alley-oop sull’asse Sanguinetti-Mazzantini chiude, almeno emotivamente la gara.
Mario Gigena, tira male dal campo (0/5 da oltre l’arco dei tre punti), ma è un asso in difesa e subisce ben 3 sfondamenti.
Dunque una prova corale d’eccezione quella espressa dalla Amnesty Don Bosco Livorno che guadagna così 2 punti preziosissimi in classifica che allontanano gli incubi della retrocessione e tengono vivi più che mai i sogni dei playoff.

 

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