Campo scuola a pezzi, l’Atletica Livorno: “Ora basta, il Comune ci ha abbandonati”

di Gianni Picchi

La “squadra” dei dirigenti dell’Atletica Livorno, con in testa il presidente Marco Marsi, ha convocato una conferenza stampa davanti alla pietra dello scandalo: la gabbia del lancio del martello. Da mesi cercano di farsi ascoltare da questa amministrazione comunale, senza sentire nessun squillo di tromba. La società vuol far sapere alla cittadinanza che uno dei più importanti impianti sportivi, il campo scuola “Renato Martelli”, non può essere più riferimento della Fidal per organizzare manifestazione e meeting. Nel passato, dopo ripetuti attacchi alla precedente amministrazione, si riuscì a mettere in efficienza la pista di atletica. Quando i tecnici del comune andarono al campo scuola per l’omologazione della pista dichiararono inagibile la gabbia del lancio del martello. Da allora un silenzio assordante.
Tra i presenti, il presidente del comitato provinciale Fidal, Antonio Caprai, il quale nel suo intervento ha tenuto a precisare: “La federazione, che aveva indicato l’impianto, nel centro Italia, dove organizzare meeting, e riunioni, ha dovuto dirottare in altri impianti. Siamo spiacenti che, questa amministrazione, ignori lo sport più importante del mondo. E’ una vergogna”. Fabio Canaccini, responsabile organizzativo per i centri di Elite del centro Italia: “Questa situazione, precludendo varie organizzazioni, non ha portato nessun beneficio alla città, come ha fatto in passato”. Claudio Gambacciani, dirigente dell’Atletica Livorno: “La nostra società vive solo di sponsor e del contributo dei soci quindi la cifra che siamo disposti ad anticipare per la sistemazione della gabbia, andrà a discapito dei costo delle trasferte dei nostri atleti”.

Nicola Vizzoni, capitano squadra azzurra di lancio dl martello: “Da nove anni mi alleno qui a Livorno, per me è diventata la seconda casa. Livorno è la città più medagliata d’Italia, ma l’amministrazione sembra esserselo dimenticato. Per anni questo impianto è stato riferimento di molti atleti. Tra l’altro non potrà ospitare atleti e squadre di altre nazioni, che sarebbero venute ad allenarsi a Livorno, anche per il clima”. A loro fianco Sergio Ramagli, fiduciario giudici di gara, Nicholas Astori, dirigente ed atleta, Bruni Gabbi staff tecnico, Enzo Pantani, presidente onorario, Ennio Fontanelli, Claudio Cerrai e Stefano Pellegrini, dirigenti, Riccardi Ceccarini, tecnico.

Le parole del presidente Marco Marsi
“L’Atletica Livorno è un’attività importante, e permettiamo a oltre mille giovani di imparare uno sport di base; insegniamo che lo sport è salute e divertimento, ad vere obbiettivi, a rispettare l’avversario, perché nell’atletica il avversario di te, sei te stesso. Nei decenni è stato creato un parco allenatori invidiato in tutta Italia, che ha forgiato atleti, che, in giro per il mondo, hanno portato il nome della nostra città appuntato sul petto con orgoglio. Per questo, e non solo, l’atletica a Livorno meriterebbe maggior rispetto, anche per il contributo che dà allo sviluppo della città in anni di crisi economica e sociale. Ci sono voluti anni per rinnovare il manto della pista, e dopo sono nati i problemi per l’omologazione della Stessa, per una mancata pennellata di vernice sul cordolo. E, dopo la sostituzione, bastano modeste piogge e alcune zone, come la prima corsia, si allagano, creando non pochi problemi ai mezzofondisti e marciatori, per non parlare del muschio che si sta creando sul manto della pista e delle pedane. Vorrei ricordare che l’impianto era uno dei pochi ad avere: doppia pedana per il salto in alto, doppia pedana per il salto in lungo, doppia pedana per il lancio del giavellotto, doppia pedana per il lancio del peso e doppia pedana per il lancio dl martello”.

Marsi è un fiume in piena: “La Fidal ha riconosciuto il campo scuola come Centro Federale di Elite per il lancio del martello, e designando Fabio Canaccini responsabile organizzativo, e Riccardo Ceccarini responsabile tecnico del centro di Livorno e Pietrasanta. La nostra società è sempre stata un punto di riferimento sul territorio per l’organizzazione dei raduni nazionali e gestione del centro di Elite. Per capire l’importanza di questa struttura, ed in particolare il settore del martello, vorrei elencare i nomi di chi ha frequentato, e vorrebbero ancora frequentare, le pedane:
Nicola Vizzoni, argento olimpico ed europeo, Micaela Mariani, campionessa assoluta italiana e nazionale, Lorenzo Rocchi, primatista italiano allievi e nazionale U23/Junior, Massimo Marussi, primatista italiano Junior e nazionale U23/Junior, Elisa Magni, campionessa italiana nazionale assoluta – U23/Junior , Francesco Neri, primatista italiano cadetti nazionali allievi, Lorenzo Ferretti, nazionale Junior, Dario Ceccarini, nazionale allievi e Massimo Terreni, campione mondiale master”.
Il presidente spiega poi come sono nati i problemi: “Dal 22 ottobre , causa forte vento, quella gabbia, che doveva servire alla attività del centro federale, ha ceduto. Ciò è avvenuto, a nostro modesto parere, perché i lavori sono stati eseguiti in malo modo e senza il controllo da parte di nessuno, e non possiamo dire che è vecchia, visto che ha solo 4 anni di vita. Ora è transennata, da mesi, come si può vedere. La pedana interna presenta problemi, dovuti alla scarsa manutenzione, ed alle libecciate, quindi è inutilizzabile. Si capisce che i nostri atleti , ed il nostro tecnico, sono costretti a vagare in altri impianti in Toscana, per allenarsi. Sino ad oggi non abbiamo avuto nessuna notizia e delle intenzione dell’amministrazione comunale. Per concludere non possiamo star qui a piangersi a addosso, quindi per sollecitare l’amministrazione ad assumersi le proprie responsabilità facciamo una proposta al Comune di Livorno”.

LA PROPOSTA
L’Ateltica Livorno è disposta ad anticipare la cifra (circa 15mila euro) per la sistemazione o la sostituzione della gabbia, certamente non a fondo perduto. La società troverà un modo per riavere questa somma. “Preferirei – commenta Marsi – che questa proposta venisse persa come estrema e sarebbe bene che il Comune, gestore dell’impianto, facesse tutto a suo carico, per dare un segno di impegno e di cambiamento a questa città.
Se non avremo risposte concrete, possiamo dire sin d’ora, che la nostra protesta continuerà nei modi e nei tempi che riterremo più opportuni. Si sappia che, finché la situazione non sarà tornata alla normalità, non abbiamo nessuna intenzione di desistere dalle nostre iniziative”.

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