Campionati toscani indoor: Atletica Livorno e Libertas Runners conquistano 14 titoli regionali

Mattia Contini ha battuto sia il record toscano promesse che quello "assoluti" che duravano da diversi anni

di GABRIELE PRITONI

Gli atleti livornesi tornano dal Pala Mandela, dove è stato allestito l’impianto indoor temporaneo, con 14 titoli regionali: 8 sono andati all’Atletica Livorno, 6 alla Libertas Runners.

Per l’Atletica Livorno si segnala la grandissima prestazione di Andrea Lemmi (in forza alle Fiamme Gialle) che ha sorvolato l’asticella dell’alto a 2,20m, migliorando di 4cm il suo primato stagionale. Lemmi ha superato la misura in maniera abbondante con il bacino per poi sfiorare appena l’asticella con i polpacci, segno che c’è ancora del margine e che non è utopia puntare ai 2,30. Altra ottima prova è stata quella di Francesca Boccia all’asta, che con 3,60 si è aggiudicata sia il titolo di categoria (Promesse) che quello assoluto, visto che l’unica atleta che ha saltato di più è stata una brasiliana che ovviamente non competeva per il campionato regionale. Bene nel lungo Ilaria Cariello, che con 5,95 -ottima misura indoor, ha un personale di 6,02 all’aperto- vince il titolo Senior e fa anche il minimo per i nazionali di giugno a cui si qualifica anche Valentina Lensi, velocissima Juniores che fa suo il titolo con 7,24 nei 55m. Rimanendo nell’ambito della velocità, finalmente una bella soddisfazione per Marco Landi, che vince il titolo Promesse nei 55m con 6,66, un risultato assai incoraggiante per il prosieguo della stagione visto che Landi si esprime al meglio sulle distanze più lunghe, lui che non ha nell’esplosività dei primi metri la carta vincente. Nei 400m, infine, Alessandro Bacci vince il titolo promesse con 51,29, al termine di una gara tatticamente non perfetta chiusa al terzo posto assoluto: Bacci, oltre a non essere rientrato appena possibile in corsia interna, ha tirato un po’ troppo nel primo giro e mezzo ed è leggermente mancato nell’allungo. “Con maggiore accortezza avrebbe potuto vincere” sostiene l’allenatore Pucini. Nel salto triplo la soddisfazione del titolo Juniores e della qualificazione per i nazionali è per Tommaso Pistolesi che atterra a 13,87m dalla pedana, suo nuovo primato personale.

Tra gli amaranto Mattia Contini si conferma padrone degli ostacoli, che sembra divorare anziché saltare tanta è la forza del suo incedere: il titolo Promesse nei 55h è suo con il tempo di 7,62. Per Mattia tripla soddisfazione: oltre al titolo, ha battuto sia il record toscano promesse che quello “assoluti” che duravano da diversi anni. E’ sempre da considerare della Libertas Gianluca Picchiottino, il forte marciatore che da quest’anno veste la maglia di una società lucchese: senza storia i 5000m di marcia, con il secondo classificato che arriva dopo oltre un minuto. Nel salto in alto Stefano Borea salta 1,91, una misura che non può lasciarlo soddisfatto dopo l’1,98 della settimana scorsa ma che gli consente comunque di vincere il titolo: “Le condizioni della pedana erano molto buone, sono io che ho fatto alcuni erroretti; sono contento per il titolo ma devo migliorare” è il suo commento. Benissimo Tommaso Belfiore, che vince il titolo Promesse sia nel lungo (con 6,93) che nel triplo (con 13,88), superando in questa seconda specialità anche il minimo per gli italiani. Nel peso da 4 kg è infine Veronica Biagioni a conquistare il titolo Juniores facendo il personale a 9,18m con un miglioramento di ben 16cm; purtroppo la Biagioni era unica contendente della sua categoria, il che, se non sminuisce la sua prestazione, di certo elimina lo spirito competitivo.

In generale non sono stati dei campionati molto partecipati poiché la data scelta – forzata dalla disponibilità del Mandela forum – è stata particolarmente infelice: immediatamente successiva ai nazionali indoor di Ancona e, soprattutto, in giorni feriali. D’altra parte nella nostra regione ancora non esiste un impianto indoor per l’atletica come si deve: “Da queste cose si vede che l’atletica è trattata malino” ci ha detto con amarezza il dirigente della Libertas Cecati.

Altre prestazioni degne di nota sono state per l’amaranto Fabio Ceresoli, che è tornato nell’alto a 1,88 dopo la gara storta di Ancona, e di Manuel Lenzi (AL) nel lungo, dove il suo 6,93 è stato battuto solo all’ultimo salto dal vincitore della gara. Sempre nel lungo bene Carlo Fagioli (LR, secondo tra gli Juniores con 6,40), un po’ meno Palumbo, Pistolesi e Mazzantini (AL) che hanno avuto un po’ di difficoltà nella rincorsa. Nei 200m hanno corso bene le ragazze della Libertas Chiara Fagioli (seconda tra le Juniores, 27,39), Claudia Cassini (seconda tra le Allieve, 27,55) e Francesca Leonetti (terza tra le Juniores, 29,03); attardata Adele Citti. Riguardo i tempi, c’è da tener conto che la pista del Mandela, lunga 160m (contro i 200 di quella di Ancona) è ormai piuttosto vecchia e specie nelle curve ha perso rigidezza e -di conseguenza- velocità, come ci conferma Chiara Montesano, tredicesima nei 400 ma soprattutto piuttosto lontana dal personale: “Non ero al meglio ma certo la pista qui non ti aiuta, senti la stanchezza arrivare prima del solito”.

Nella 3km di marcia Viola Lonzi (AL) e Federica Andreani (LR) vanno al secondo e terzo posto della categoria Juniores mentre negli 800m si fanno notare Marco Bindi (LR) e Paolo Cerrone (AL), quarto e settimo assoluti ma secondi rispettivamente tra Senior e Allievi con 2:00.17 e 2:02.82. Bene il bianco verde Federico Meini nei 3000m, settimo con 9:13.38 e pure i suoi compagni Manuel Lenzi e Luca Secchi nel triplo: il primo deve ancora abituarsi al cambio della gamba di stacco di appena un anno fa ma è giunto nono assoluto con 13,14, il secondo invece è in grande ascesa, avendo migliorato di ben 45cm il personale classificandosi decimo con 12,57. Nell’asta femminile cresce bene il vivaio della Libertas, che piazza Alice Criscuolo, Giulia Cardini e Adele Grilli al primo, terzo e quarto posto tra le Allieve; tra le Senior, in ripresa la bianco verde Romina Cellini, che si è fermata a 3,10 ma si sta riavvicinando al personale.

Nella velocità breve ottime Caterina Bianchini e Ilaria Germani (AL), che fanno il proprio personale -rispettivamente di 7,50 e 7,57 – e Natasha Santerini (LR, 7,72) nei 55m. Sulla stessa lunghezza personale anche per Nicholas Tori (AL) con 7,07 che però non sono sufficienti a farlo accedere alla finale; stessa sorte per i compagni Matteo Rinaldi (7,31), che in gara ancora non riesce ad esprimersi al meglio, e Alessandro Bacci, che con i 400m del giorno prima ancora nelle gambe stampa un comunque un buon 6,97. Discreta la prestazione di Eva Guantini (AL) nei 55h, dove manca la finale per 9 centesimi appena.

 

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