Lotta olimpica: Popeye subito sul podio
Al trofeo internazionale di lotta olimpica che si è svolto a Mozzanica (Bergamo), grande risultato della squadra livornese dall’Asd Popeye Club che ha messo sul podio sei ragazzi su otto. Alla gara erano presenti 347 lottatori divisi in varie categorie di età e peso. Iannattoni Simone, ormai atleta di interesse nazionale, dopo aver battuto Zekri Marwel, atleta albanese, incontrava Michelis, lottatore della società di Imperia. Iannattoni vinceva per manifesta superiorità tecnica. Nella finale con il forte Caneva Aron, titolare della nazionale seniores, Iannattoni, pur essendo più giovane, si aggiudicava l’incontro di stretta misura. Klimenko Daria nella categoria femminile kg 60, arrivava al secondo posto. Saverio Ceccarini, dopo un periodo di inattività agonistica, ritornava con caparbietà e sicurezza. Ceccarini si classificava al terzo posto nella categoria kg 76 cadetti. Bene anche Pasta Ruben, kg 63 cadetti, che con la sua poca esperienza di gara dimostrava di essere competitivo, classificandosi al quinto posto.
Tra i più giovani: Guarini Giuseppe, nella categoria 43 Kg esordienti, perde il primo incontro con un ragazzo francese che gareggiava per un club di Nizza. Marco Forti, nella categoria kg 38 ragazzi, si fa onore vincendo due incontri con avversari stranieri, e si classifica al terzo posto. Alessio Niccolini, categoria kg 34 ragazzi , sbaraglia il campo vincendo tutti e cinque gli incontri, e si classifica al primo posto. Gabriele Niccolini, categoria kg3 8 ragazzi, vince i primi tre incontri e va in finale con un ragazzo di origini cecene, che gareggiava per un club di Grenoble (Francia). Qui la beffa: sul tappeto di gara per la finale con Niccolini, gli avversari stranieri presentano il fratello maggiore di due anni che gareggia nella categoria esordienti. Gabriele perde l’incontro ma subito dopo la giuria di gara si rende conto dell’imbroglio della squadra straniera e del cambio dei due fratelli. Dopo varie consultazioni tra arbitro, giuria e allenatore straniero, la decisione era che ormai l’arbitro aveva alzato la mano e decretato la vittoria allo straniero e non potevano tornare indietro e ripetere l’incontro con l’altro fratello. A quel punto Niccolini Riccardo, allenatore della squadra livornese, dichiara che il cambio di persona è inammissibile e che tutto ciò doveva essere chiarito davanti al presidente di settore lotta, al consiglio federale competente, e al presidente della Fijlkam,
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