Ghio campione inglese con i London Mets

Sventola anche l’amaranto sulla vetta della National Baseball League, il campionato maggiore del baseball britannico, dove i London Mets, squadra del livornese Gabriele Ghio, hanno conquistato il titolo nazionale.
Partito per la Gran Bretagna a settembre dello scorso anno per il progetto Erasmus, Gabriele ha trovato nei London Mets di Finsbury Park (a due passi dall’Emirates Stadium) la squadra ideale dove continuare a giocare a baseball svolgendo il suo ruolo da lanciatore. Il cammino dei Mets in campionato è stato travolgente e, dopo aver vinto il “division title” hanno guadagnato l’accesso diretto alla serie finale per l’assegnazione del titolo, dove hanno trovato i Southampton Mustangs, una squadra ricca di giocatori caraibici e sudamericani. La serie finale al meglio delle tre partite si è giocata nel complesso federale della British Baseball Federation a Farnham, nei pressi di Londra, il 5 e 6 settembre. I London Mets hanno confermato la loro supremazia battendo gli avversari per 6 a 2 nella prima partita e replicando la domenica con una vittoria ancor più vistosa per 11 a 2, evitando così di giocare il terzo incontro. “E’ stato emozionante vincere questo scudetto e sono particolarmente contento di aver contribuito a riportare il titolo nazionale a Londra, dove mancava dal 2008” ha detto Gabriele Ghio.
Anche nelle partite finali, il livornese ha offerto due solide prestazioni da closer, subendo appena una valida ma nessun punto, confermandosi così bestia nera dei Southampton Mustangs contro i quali, in campionato, ha collezionato 5 innings 1 valida, zero punti e ben 7 K.
Il sigillo finale è stato messo proprio da Ghio: “Sì, ho chiuso ambedue le partite ma è stato un onore dal sapore molto particolare chiudere quella che ci ha consegnato lo scudetto, una bella soddisfazione che ha coronato una stagione da incorniciare”. Oltre che in campionato, Ghio ha giocato con i London Mets nella Coppa CEB, che fa capo alla Federazione Europea Baseball, partecipando al girone che a Karlovac (Croazia) li ha messi di fronte a croati, svedesi, sloveni e polacchi. Il futuro? “Beh, tra poco mi laureo e nel frattempo aspetto una telefonata da Sua Maestà per una tazza di tè a Buckingham Palace”.

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