Fontana, il “Saggio” dello Sport Combat Club: “Qui è l’ideale per migliorarmi nella disciplina”

Sotto la nostra lente d’ingrandimento oggi c’è Vincenzo Fontana, nello spazio dedicato al karate della Wtka (World Traditional Karate Association) a cui la società Sport Combat Club di via Firenze, 128 a Livorno è affiliata.
Vincenzo Fontana nasce a San Giovanni Rotondo (FG) il 28 novembre 1980, cintura nera 3° Dan, lavora come infermiere a Firenze.
“Il Saggio” della Sport Combat Club ha al suo attivo nella Wtka 2 titoli del Mondo di kata e un 2° posto al campionato del mondo di Kumite, fa parte della Nazionale Italiana WTKA per il kata, Kumite e karate point.

Quando hai iniziato il Karate?
“È dal 1986 che pratico questa disciplina, ormai 28 anni fa conoscevo il mio primo maestro, ed oggi mi trovo ad insegnare i primi passi a qualche cintura colorata”.

Da quanto tempo frequenti la Sport Combat Club di Livorno?
“Da circa un anno mi alleno ed insegno in via Firenze, credo di aver trovato il luogo giusto per poter continuare la mia disciplina lontano da casa”.

Sappiamo che vivi e lavori a Firenze, non è faticoso allenarti a Livorno?
“L’ambiente che ho trovato a Livorno in questa palestra non lo si trova dappertutto, amicizia e rispetto la fanno da padrona, senza contare l’entourage del maestro Daniele Angileri che è composto da persone capaci e pronte ad incitarti nel momento giusto. Inoltre mia moglie mi da sempre quello stimolo giusto accompagnandomi quasi sempre, e quando non posso venire a Livorno mi alleno con lei a casa”.

Chi ti ha indirizzato al karate?
“Questa disciplina l’ho imparata in tutte le sue sfaccettature grazie a quello che personalmente reputo il più “grande maestro”, mio padre Francesco Fontana cintura nera 6° Dan, al quale devo veramente tutto e con rispetto lo ringrazio con uno speciale OSS”.

Sei uno dei pochi che si presenta sui tatami sia per il kata che per il kumite, cosa pensi delle due discipline?
“Negli allenamenti dedico lo stesso tempo sia al kata che al kumite, in gara però le cose cambiano, il kumite lo reputo più vicino ad un gioco, gara, competizione, il kata invece lo reputo la massima espressione di tutte le condizioni del Karate e metto tanta passione in campo”.
L’intervista a Vincenzo Fontana all’uscita degli spogliatoi ha bloccato la sua partenza verso Firenze ritardando il rientro a casa dalla palestra di via Firenze 128.

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