Caprilli, a dicembre altre 4 riunioni di corse al galoppo

di Francesco Calvi

A dicembre il Caprilli riapre le porte per quattro giornate di corse, nella fattispecie: il 4, l’11, il 18 e sabato 26 dicembre. Si iniza alle 16 fino alle 18.30, dato che l’ippodromo livornese è uno dei pochi in Italia a poter usufruire dell’illuminazione notturna. “Le gare che si svolgeranno saranno tutte combattute con tantissimi handicap (ogni cavallo dovrà portare un diverso peso in base alla propria stazza) che daranno la possibilità a qualsiasi cavallo di poter combattere per le prime posizioni” così parla il Christian Walter (amministratore delegato della Livorno Galoppo). Il programma invernale si chiuderà il 26 dicembre con il tradizionale Premio Inverno, handicap principale per cavalli di tre anni e oltre su 2.250 mentri con un premio di 24.200 euro. Durante lo svolgimento delle corse nel giorno di Santo Stefano ci saranno tante sorprese per i bambini più piccoli.
L’invito è di accorrere numerosi per cercare di risollevare e dare una speranza ad un settore dell’economia che non ha sicuramente un futuro roseo di fronte a sé. Ad oggi sono 25 i posti di lavoro fissi che diventano 50 durante la stagione estiva; tutti sono minacciati poiché l’attività terminerà il a fine anno e non si sa ancora con certezza se continuerà negli anni successivi. Ad oggi una possibilità di accordo sembra lontana. All’interno dell’ippodromo si allenano ogni giorno circa 40 cavalli, destinati a correre altrove per la mancanza di fondi e di corse locali. Tutto ciò, secondo le stime fatte dalla società, produce una perdita annua di circa 100 mila euro. Se si riuscirà a trovare una soluzione burocratica l’Ippodromo Caprilli potrà essere destinato anche ad eventi di natura diversa da quelli che lo hanno connotato fino ad oggi (eventi musicali, area eventi, mostre) per questo è importante che uno spazio del genere, che riesce a racchiudere al massimo della capienza più di 10 mila persone, non chiuda e anzi possa diventare un area di aggregazione e svago per la gente di Livorno e non solo.

Riproduzione riservata ©