Auto d’epoca: in arrivo la 4° rievocazione storica del circuito di Montenero

di Marco Palumbo

Le auto d’epoca tornano a Livorno, sabato 7 e domenica 8 giugno, in occasione della quarta edizione della rievocazione storica del circuito di Montenero, una delle gare più importanti d’Europa e del mondo dagli anni Trenta a metà dei Cinquanta. La rassegna celebrativa, nata nel 2010 per rievocare i fasti di quegli anni lontani, permetterà di gettare uno sguardo sui motori delle auto da corsa d’epoca e di respirare il clima che, nei giorni di gara, regnava intorno al glorioso circuito, non tralasciando comunque l’aspetto culturale della manifestazione. La rievocazione storica, inoltre, servirà anche per permettere alla città di non dimenticare le vestigia di quegli anni lontani, quando campioni del calibro di Tazio Nuvolari (vincitore di cinque edizioni) gareggiavano fra i tornanti delle nostre colline.

La corsa, che partiva dalla Rotonda, vedeva le auto inerpicarsi per i tornanti di Montenero e del Castellaccio, scendendo poi verso il Romito e imboccando, dopo il tratto tutte curve a strapiombo sul mare nei pressi di Calafuria, il rettilineo finale per tornare alla Rotonda. Nel 1937, sotto l’egida di Costanzo Ciano, il circuito fu valevole anche come Gran Premio d’Italia al posto di Monza. Giusto per comprendere l’importanza che la gara aveva negli anni dei Gran Prix, durante la ristrutturazione del Grand Hotel Palazzo fu ritrovata una vecchia foto nella quale Nuvolari posava insieme ad Enzo Ferrari nei pressi del circuito.
La manifestazione in programma nel weekend è stata presentata martedì mattina a Palazzo Granducale, alla presenza del vicepresidente della Provincia, Fausto Bonsignori, del presidente del club Topolino di Livorno, Carlo Giusti, e del Generale Mario Righele.

Come ha spiegato il vicepresidente Bonsignori, la rievocazione non sarà una gara, bensì un raduno di auto costruite prima del 1974 che percorreranno il tragitto originale, e che si sfideranno in prove di regolarità per testare l’abilità dei partecipanti. “Questo evento – ha continuato Bonsignori – ha una grande storicità e la sua rievocazione culturale può rilanciare il turismo in città, generando anche un importante indotto economico. Le Province, da giugno, non saranno più quelle che conosciamo adesso, quindi lancio un messaggio al Comune, ovvero quello di fare propria questa manifestazione perché è un patrimonio della città. La rassegna deve entrare a far parte del calendario delle attività annuali a Livorno”.
La rievocazione, quindi, si inserirebbe nel solco del cosiddetto turismo esperienziale, che permette ai visitatori di vivere esperienze che vanno oltre la semplice visita di un luogo.
La manifestazione ha anche un aspetto tecnico e uno culturale, come ha spiegato il Generale Righele: “Gli appassionati potranno cimentarsi in prove di regolarità e, per coloro che si piazzeranno bene in cinque prove, vi sarà la possibilità di partecipare alle finali tricolori. Per quanto riguarda l’aspetto culturale, l’organizzazione prevede che i concorrenti si ritrovino davanti alla chiesa romanica di San Piero a Grado e che, domenica, si rechino al museo Guarnacci di Volterra, che raccoglie moltissimi reperti etruschi, primo fra tutti “L’ombra della sera”. Non deve esistere, infatti, una contrapposizione campanilistica, ma solo la valorizzazione del territorio nel suo insieme”

Le vetture presenti saranno circa venticinque, come confermato da Carlo Giusti, presidente del Topolino Club Livorno: “il livello complessivo delle auto sarà medio-alto, e contiamo di portare una 124 Spider pre-serie, una Balilla Coppa d’oro del 1934, una Giulietta SS, la Prince 30, e poi Maserati, Triumph, una Bizzarrini Gt e molte altre”.
Domenica mattina, dopo un’esposizione delle auto alla Terrazza Mascagni, si terrà la vera e propria rievocazione del vecchio circuito di Montenero, lungo 7,2 chilometri. Si tratta, quindi, di un evento da non perdere per poter continuare a vivere il fascino del circuito collinare e per sentire, una volta di più, il rombo dei motori di automobili che hanno fatto storia.

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