Zelig speciale Natale. Assegnati 3 biglietti gratis

E’ tutto pronto per lo speciale natalizio di Zelig Livorno, di scena giovedì 17 dicembre al Cral Eni. A grande richiesta torna l’appuntamento livornese (e da quest’anno anche fiorentino) “cult” del giovedì con la nuova comicità Toscana. Per l’occasione la redazione di Quilivorno.it ha messo a disposizione tre biglietti gratis per i primi tre lettori che hanno inviato una mail a [email protected]  I vincitori saranno ricontattati dallo staff dello Zelig Livorno per la modalità di ritiro degli accrediti.
Anche in questa occasione si preannuncia un grande cast sul palco che vedrà i senatori esibirsi insieme alle nuove leve del lab (Valerio Delfino, Stefano Bellani, Silvia Lepri, Claudio Marmugi, Stefano Santomauro, Giacomo Terreni, Nico Pelosini, Renato De RosaFabio Max, Rosi Bimbi, Giulia Vannozzi, Barbara Taddei, Pamela Nascetti, Francesco Frosini e tanti tanti altri). Per l’occasione parliamo con uno dei senatori del lab il livornese Stefano Santomauro.

Quali sono le novità di Zelig Lab di quest’anno?
Che ci siamo allargati e sono arrivati tanti nuovi comici con un sacco di nuove idee e proposte. Tante si evolvono di puntata in puntata e crescono e molte delle “new entry” sono già graditissime dal nostro pubblico. Come ogni anno il gruppo ha accolto le nuove leve di comici che grazie al Laboratorio ed al lavoro con Marco Vicari, il regista del Lab, hanno l’opportunità di crescere e di migliorare sera dopo sera!

Come hai iniziato a fare cabaret?
Ogni comico inizia sempre una sera tra amici, racconta una cosa che ha vissuto e gli altri cominciano a ridere… Poi passa qualche giorno e ti chiedono: raccontaci ancora quella storia! E te la racconti ancora… Ecco e mentre te racconti, gli altri si accoppiano con le più belle… Poi allora arrivano le coppie e ti fanno: sei troppo simpatico raccontaci la storia di quando eravamo tutti single. Appunto.

E la tua prima volta sul palco?
La mia prima volta su un palco vero, con pubblico fu nel 1998. Avevo vinto il Corso di Comici della Provincia di Livorno e un Sabato sera mi telefono il signor Paolo Migone e mi dice: Stefano, vieni stasera al Cral Eni a fare un tuo monologo? E io chiesi ma quanta gente c’è, Paolo? Lui mi disse: vieni tranquillo, non c’è n’è tanta. Erano 400 persone. Ma andò molto bene. Molto.

Il pezzo forte del tuo repertorio?
Oggi ti dico quello che dovrò ancora scrivere. Poi vado a periodi: ci sono momento in cui hai più voglia di farne uno rispetto ad un altro e viceversa. Quello comunque che adoro fare sempre è il monologo su Giacomino Leopardi!

Parlaci del tuo spettacolo “Metereopatiko”… 
Meteoropatiko è uno spettacolo che ha subito un percorso di maturità notevole. Partito come il solito spettacolo di Cabaret a Teatro che porta tanta gente e tanta gente ride e sono tutti contenti ad un certo punto si è trasformato. Diciamo che Meteoropatiko è l’altra parte del Santomauro comico: è la parte romantica, piccola, leggera, una sfumatura di attore che in questa nuova stesura ha voglia di sperimentarsi con una parola che un buon cabarettista non deve mai dimenticare: che prima di tutto siamo attori. Meteoropatiko, scritto a quattro mani con Carlo Neri (autore e regista storico di Paolo Migone) sta riscuotendo interesse e curiosità soprattutto fuori Livorno: dopo aver debuttato a Roma con successo, ha replicato a Firenze, ad Arezzo e a Febbraio saremo ancora Roma, per poi raggiungere Torino, Bologna, Salerno e tante altre città. A Livorno Meteoropatiko è arrivato il 4 Dicembre al Centro Artistico il Grattacielo registrando un Sold Out incredibile e data la grande richiesta replicheremo in città il 15 gennaio 2016 sempre al Grattacielo.

Cosa hai preparato per lo spettacolo di giovedì?
Per Giovedì parlerò della raccolta differenziata. Un tema in questi giorni tranquillo, sereno diciamo leggero… Ma un monologo molto divertente.

Non resta quindi che scoprirlo giovedì 17 dicembre al Teatro Cral Eni con Zelig Livorno – Natale in casa Zelig (Ingresso anticrisi a 7 euro – Per info 0586 401308). Autori e comici assicurano “Si ride abbestia”

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