“Voce Clandestina” al Teatro Lux

Il Teatro dell’Assedio con il suo Laboratorio Permanente presenta al Teatro Lux di Pisa “Voce  clandestina”, uno spettacolo allestito in collaborazione con l’associazione studentesca “LiberLabor”  e il Teatro Lux.
Quaranta attori andranno in scena dal 5 all’8 febbraio portando sul palco uno spettacolo di  teatro canzone completamente originale, scritto e diretto dal regista e drammaturgo Michelangelo  Ricci e con la collaborazione del regista e attore Maurizio Muzzi, l’attrice Giusi Salvia e il fotografo  Gianluca Palazzolo, un gruppo di lavoro che da ottobre ha aperto un laboratorio teatrale libero e  gratuito, finalizzato all’auto-produzione e alla formazione di attrici ed attori, mescolando  professionisti e principianti senza limiti di età o di intenzioni, rendendo tutti protagonisti di nuovi  allestimenti, in un percorso denso e articolato sul corpo, sulla voce e l’espressività teatrale.
Un lavoro ad ampio raggio che ha compreso le pratiche d’allestimento scenico, dei costumi e la  promozione, tutto questo per rendere attrici ed attori più consapevoli della materialità del teatro, per  un percorso che vede nella restituzione del lavoro il motore dell’apprendimento, escludendo la  monetizzazione dei saperi, praticando quindi la gratuità e il “baratto” tra conduttori e partecipanti,  sino ad una amalgama di attività e responsabilità che ha portato ad un diverso modulo produttivo,  ad un teatro non selettivo, partecipato ed attivo. “ Voce Clandestina” è quindi il risultato di questa prima parte del percorso, uno spettacolo che
attraverso una narrazione fisica, musicale e attoriale metterà la “clandestinità” al centro di temi necessari come la libertà e la sopraffazione, l’uguaglianza e le disparità, muovendosi tra tematiche storiche ed economiche, personali e sociali, usando ora la leggerezza di un canto o l’ironia di un  dialogo, la forza di una performance e il rigore di un monologo. Un teatro che vuole guardare negli  occhi lo spettatore, per una visione più ampia della clandestinità, una clandestinità che coinvolge  tutti, una clandestinità subita e necessaria, che i 40 protagonisti porteranno sulla scena con la forza  di un percorso formativo ed artistico intenso e vissuto.

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