Vivaldi, ecco l’impiegato…orafo, musicista e artista
di Sandra Mazzinghi
Incontriamo Moreno Vivaldi, per avere notizie sul suo prossimo evento, domani venerdì 17 aprile, dalle ore 20.15 nell’ambito di “Via Cambini Mon Amour”: un concerto con il suo gruppo, gli Esperanto. Ci invita a partecipare alla sessione live e sorridendo dice: “Sarà una serata divertente, con strumenti particolari il flauto traverso e la fisarmonica”.
Gli Esperanto: un gruppo spuntato nel settembre 2014 da una sua idea. Quattro musicisti: Francesco Spera (chitarra e voce), Sara Saccomani (flauto traverso e voce), Moreno Vivaldi (percussioni) e Lorenzo Del Ghianda (fisarmonica). Il gruppo è nato dall’incontro di vari strumentisti che si sono conosciuti agli eventi di “Saluto al tramonto” nell’estate scorsa al Bagno Vittorio Emanuele dove Moreno Vivaldi ha organizzato una serie di appuntamenti con musicisti di tutti gli strumenti possibili. Moreno ha avuto l’idea geniale di creare gli eventi non in base a realtà già esistenti, ma cercando di fare una unione tra strumenti e coreografie. Questo grazie anche a Federico del Bagno Vittorio Emanuele che gli ha permesso di potersi esprimere liberamente nelle idee, mettendogli a disposizione ogni cosa potesse servire per perfezionare l’evento.
Moreno Vivaldi è comunque un vulcano: sta girando un corto sui giochi di cortile del quartiere La Rosa negli anni ’70. L’idea è sua e avrà il titolo “Via Muratori”. La regia è di Nicola Morucci e la collaborazione di Emiliano Cicero. Un video che verrà proiettato all’inaugurazione della prima mostra di quadri personale di Moreno che si terrà nel mese di settembre sul tema appunto dei giochi che i ragazzini facevano in cortile.
Moreno, sei nato e vivi a Livorno?
Sì!
Quanti anni hai?
46
Che lavoro fai?
Impiegato al porto.
Moreno artista, parlaci di te.
Sono artigiano orafo e per dieci anni ho avuto un laboratorio orafo in Borgo. Da piccolo amavo disegnare e ascoltare la musica, avevo una passione grandissima per la batteria, suonavo con le pentole… Poi lo studio, il lavoro, e dopo qualche tempo è riemersa la passione musicale quando andai all’inaugurazione di una sala prove e trovai una batteria. Ogni giorno, da quel giorno, andavo a suonare. Avevo già 30 anni. Per la pittura invece ho avuto la folgorazione a 37 anni, durante una visita al museo del Louvre a Parigi. Tornai a casa e ricominciai a dipingere.
Il pubblico che importanza ha per te, quando suoni?
Anche se suono per divertirmi, mi diverto ancora di più se il pubblico partecipa e interagisce. È il massimo.
Il tuo libro preferito?
“Il quartiere” di Vasco Pratolini
L’ultimo libro che hai letto?
“Brama di vivere” di Stone Irving, sulla vita di Van Gogh.
Un oggetto a cui non potresti mai rinunciare?
Lo zaino, con le mie cose.
Palestra o corsa sul lungomare?
Lungomare.
Sai cucinare?
Il giusto.
Una frase livornese?
“Ma ti levi di ‘u…!”
Hai figli?
Sì, due femmine di 12 e di 13 anni e un maschietto di 8 mesi.
Il primo valore che vuoi trasmettere loro?
Il rispetto per se stessi e per gli altri.
Oltre all’appuntamento di domani, 17 aprile, in via Cambini, Moreno ha in programma una serata il 2 maggio sempre per “Via Cambini Mon Amour” con il Trio Treresa e per l’8 maggio al Mediterraneo con i Tuttascena, sei elementi che eseguiranno pezzi funky-soul anni 70-80.
Chi vuoi ringraziare?
Sara, la mia compagna, se posso permettermi di fare tutte queste cose è grazie a lei che mi sostiene sempre e condivide ogni mio evento artistico.
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Per contattare Moreno Vivaldi:
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Esperanto acoustic quartet
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