Gira Virzì. Set “blindato” sul Romito
di Virginia Pedani
“Una passeggiata fuori da una struttura clinica che si occupa di donne con problemi in quel manicomio a cielo aperto che è l’Italia”.
Questo è il tema e lo scenario con cui il regista livornese Paolo Virzì (in foto di Simone Lanari insieme all’assessore Serafino Fasulo) ha presentato il suo nuovo film intitolato “La pazza gioia” , le cui riprese ufficiali inizieranno a metà maggio. Importante da sottolineare è che molte scene di questa nuova vicenda saranno girate proprio a Livorno, città che il regista, come ha affermato in conferenza stampa tra le mura dell’Hotel Granduca, sente dentro come una mamma, con la quale ha avuto si negli anni un rapporto burrascoso, ma anche di passione, quella passione che inevitabilmente lo fa sempre ritornare alle sue origini. “Il cinema – come dice Virzì- è il racconto dell’anima e della realtà, e dal mio modesto punto di vista, ritengo che esista solo ciò che viene descritto accuratamente,e in questa ottica Livorno è stata e continua ad essere sicuramente territorio di racconto e di identità”.
Per quanto riguarda la trama e il casting, ancora ne sappiamo ben poco. Quello che è certo, è che la vicenda si svolgerà appunto in una struttura clinica popolata da persone malate di mente o comunque con dei gravi squilibri sociali e nervosi, e vedrà il nascere di un’amicizia fra due donne molto diverse tra loro per nascita e carattere (rispettivamente Micaela Ramazzotti e Valeria Bruni Tedeschi).
Questo scelto dal regista è certamente un contesto molto particolare e drammatico, ma offre la possibilità di interrogarsi su cosa definisca una persona malata o sana premettendo che il confine fra i due stadi è molto labile.
Il set delle riprese del regista, cioè il Romito, sarà blindato e Virzì non ha rivelato niente al riguardo. “Volevo approfittare del fatto che portiamo la troupe a Livorno di sfuggita – ha detto Virzì – per una rapida sequenza del mio nuovo film che sarà girato poi in seguito tra maggio e luglio. Mi premeva registrare subito qualche immagine di Livorno per una questione scaramantico affettiva. È un film a cui tengo particolarmente. Volevamo cercare di girare in incognito, ma, evidentemente non ci siamo riusciti”.
Il set sul Romito sarà sorvegliatissimo per non far avvicinare troppo i curiosi. Le scene verranno girate nel tardo pomeriggio-tramonto con un ampio servizio di sorveglianza.
Alla domanda che cosa può fare una città come Livorno per poter contribuire in qualche modo ad una produzione soddisfacente del film, il regista risponde che “una cittadina anzitutto deve essere accogliente e mostrare le potenzialità incredibili che talvolta nasconde, e questi principi Livorno li ha sempre incarnati perfettamente”.
Il film è prodotto da Marco Belardi per Lotus Production e Rai cinema. Un appuntamento quindi che speriamo renderà ancora una volta grande la nostra città di fronte a milioni di spettatori. Non è escluso che nel film compaiano volti di molti livornesi conosciuti come Bobo Rondelli, Simone Lenzi e gli attori Marco Conte e Emanuele Barresi.
Alla conferenza stampa anche l’assessore alla cultura Serafino Fasulo che ha voluto ringraziare il nostro concittadino per valorizzare con i suoi film, ancora una volta, la nostra Livorno.
La replica di Fasulo – A margine della conferenza stampa relativa al nuovo film che sta girando anche a Livorno, il regista Paolo Virzì ha rilasciato dichiarazioni sulla nuova Amministrazione e in particolare sul sindaco, poi pubblicate dalla stampa. A questo replica l’assessore alla Cultura Serafino Fasulo.
“Come spesso accade – dichiara Serafino Fasulo – si è persa un’occasione per parlare di cinema, per introdurre invece il tema dell’attacco politico. La stampa, anche in questo caso, si è dimostrata più propensa a cercare notizie velenose e a estorcere pareri, in quanto Virzì, a mio avviso, è stato insistentemente invitato a rilasciare dichiarazioni su argomenti per i quali lui stesso ha detto di non avere esperienza diretta, ma solo impressioni e chiacchiere raccolte occasionalmente da altre persone”. “Questo è bastato – conclude Fasulo – per redigere degli articoli di ennesimo attacco alla Giunta che rappresentano uno dei tanti episodi di informazione distorta”.
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