Premio giornalistico per ricordare l’amico e collega Luciano De Majo
di admin
Nel giorno del terzo anniversario della scomparsa (20 febbraio) dell’amico e collega Luciano De Majo, Arci Livorno assieme alla vedova Valeria Cioni e agli amici di sempre, come Alfio Baldi e il collega Francesco Gazzetti, hanno presentato il progetto di un premio giornalistico intitolato alla sua memoria, sia come uomo che come professionista.
“Riguardo alla sua assenza proviamo sentimenti contrastanti – è intervenuto Marco Solimano, presidente di Arci Livorno – da un lato sembra esser passata un’eternità, dall’altro sembra ieri l’ultima volta in cui gli ho parlato. Ci manca moltissimo la sua lucidità, il suo sarcasmo, il suo commentare arguto, il suo modo di esserti amico”.
In accordo con lo spirito e la sensibilità di Luciano, il premio sarà finalizzato ad individuare esperienze e scritture giornalistiche legate al tema dei diritti sul lavoro, intesi come strumenti di affermazione della dignità e della centralità della persona.
Un modo per focalizzare l’attenzione sull’applicazione ed il rispetto del diritto in un settore, come quello dell’informazione, che assai spesso manca di tutela in questo senso, ma anche per valorizzarne la professionalità e le strutture impegnate.
“Ho condiviso con lui tantissimi momenti – ha commentato Alfio Baldi di Arci – dalle vacanze alle cose quotidiane, sono stato proprio io ad officiare il suo matrimonio con Valeria. Per me, era come una guida, era capace d’interessarsi a qualsiasi cosa solleticasse la sua curiosità, dal circolo comunista della città di Guernica al cammino di Santiago assieme ai pellegrini, all’acqua santa di Lourdes. Un uomo poliedrico e speciale, che se può vederci, sono sicuro sarà entusiasta di questo progetto”.
Il Premio sarà distinto in due macro-sezioni di partecipanti: la prima riguarderà testate con sede operativa nel territorio della provincia di Livorno, la seconda singoli individui o residenti o domiciliati nella stessa area geografica.
“Ma abbiamo intenzione di estenderlo anche a quei ragazzi degli istituti superiori che si sentono attratti da questo mestiere e di non limitarlo ad una sola edizione, ma di protrarlo nel tempo” – ha precisato Solimano.
Queste due macro-sezioni saranno a loro volta articolate in quattro diversi ambiti: quello delle “scritture tradizionali”, centrato sulla parola scritta, quello delle “scritture multimediali”, che prenderanno in considerazione servizi televisivi e/o reportages realizzati con l’integrazione di diversi codici (scrittura, immagini, audio, video), quello relativo al racconto di eventi attraverso la fotografia ed infine una sezione dedicata al web.
“Abbiamo sentito la necessità di dare concretezza a questo sentimento che ci pervade – ha aggiunto il giornalista Francesco Gazzetti – ognuno di noi quotidianamente si domanda cosa e come avrebbe scritto e fatto Luciano e tutto questo interrogarsi ci porta a migliorare, a dare sempre di più. Questo premio dev’essere come lui è per noi, uno stimolo costante”.
Arci Livorno nel frattempo provvederà ad individuare dei partners per il progetto, primi fra i quali l’Associazione Stampa Toscana, che tramite una lettera scritta dal presidente Paolo Ciampi, ha definito il premio “un’idea preziosa”. Inoltre si procederà alla formazione di una giuria e la messa a punto di un apposito bando di concorso con scadenza nel tardo autunno del 2014 . La cerimonia di premiazione sarà comunque fissata per il 20 febbraio 2015, data del quarto anniversario della scomparsa di Luciano De Majo.
“Luciano era un bravo giornalista, ce l’aveva nel sangue, ha cominciato all’età di 15 anni come cronista del basket, sua grande passione – ha concluso la moglie, Valeria Cioni – ma mi ha sempre ricordato di come avesse avuto la grande fortuna d’incontrare persone umanamente e professionalmente grandi, che l’hanno aiutato a crescere come professionista. Nonostante fosse giovane, aveva solo quarant’anni, si sentiva nella posizione di restituire quello che aveva appreso a qualche giovane appassionato com’era stato lui. Questo quindi è lo spirito del premio, creare un’occasione, una possibilità, per coloro che sono in fase di costruzione di questo difficile lavoro”.
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