Un polo artistico per ricordare i fratelli Sirio e Gino Lena
E per rendere omaggio ai due fratelli, sabato 7 e domenica 8 dicembre al Cral Eni va in scena “La pagella” atto unico in vernacolo livornese
di letizia
Un polo artistico culturale per ricordare i fratelli Sirio e Gino Lena. E’ questa l’idea di Marcello Marziali, regista di molte delle commedie di Gino Lena: un’associazione in parte già attiva, ma che dal 2014 potenzierà le sue attività, organizzando convegni e incontri, coinvolgendo anche le scuole cittadine.
Il progetto, a cui ha aderito anche il Cral Eni, attraverso la sua presidente Susanna Mangiavacchi, nasce dal desiderio di tenere viva la memoria di sue uomini che hanno fatto, a modo loro, la storia della città. Uno, Sirio, che da idraulico è diventato poi un imprenditore e Gino, scrittore e autore di 25 commedie in vernacolo livornese, “Abbiamo voluto, con questo polo – ha affermato Marcello Marziali nel Teatro di Via Ippolito Nievo, – ricordare due personaggi, che da semplici autodidatti hanno poi saputo distinguersi nei loro rispettivi campi, quello commerciale e quello artistico”.
Giampaolo Lena, figlio di Sirio, consegna un ritratto più personale dei due fratelli: “Erano molto diversi, ma allo stesso tempo molto uniti. Mio padre oltre a gestire l’impresa di famiglia che col tempo pian piano si è ingrandita, riusciva ad aiutare anche mio zio quando allestiva i suoi lavori teatrali”. Raccogliendo l’eredità lasciata dal padre, Giancarlo Lena, ha sottolineato che gli incontri dell’associazione avranno non solo carattere prettamente letterario ma anche tecnico-scientifico. Gino Lena, invece, era l’”artista” della famiglia: autore di una raccolta di sonetti “Livorno. Dalle origini ai giorni nostri” e di un diario romanzato intitolato “Una saga tutta livornese”, pubblicato dopo la sua morte, avvenuta nel 1987, partecipò al famoso quiz televisivo della fine degli anni Cinquanta condotto da Mike Bongiorno, “Lascia o raddoppia?” e per anni è stato collaboratore di Beppe Orlandi. “Gino ha dedicato la sua vita- ha detto il figlio Franco Lena – a divertirsi e a fare divertire la gente, e si è dedicato al suo lavoro in modo del tutto spassionato, senza mai ricavare da esso grandi guadagni”.
Per rendere omaggio ai due fratelli, sabato 7 e domenica 8 dicembre sarà portata in scena, al Cral Eni, “La pagella”, atto unico in vernacolo livornese, scritto da Gino Lena nel 1948, nel quale si racconta la storia di una famiglia popolare livornese che, appena uscita dalla guerra, cerca di invogliare il figlio riluttante, a frequentare la scuola, “un unico atto comico che aiuta a riflettere- ha spiegato Marziali – che tra le righe mostra un messaggio chiaro: educarci per educare. Lena portava sul palcoscenico una Livorno che non c’era più, mostrava ciò che non funzionava nella società contemporanea, cercando di dare una “scossa” che servisse a migliorare la condizione della cittadinanza”.
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