Un livornese al cinema nel film “Fino a qui tutto bene”
Cinque ragazzi e i loro ultimi giorni nella casa che hanno condiviso durante l’università tra paura del futuro, lavoro che non c’è, feste e amori difficili
Uscirà nelle sale di tutta Italia giovedì 19 marzo “Fino a qui tutto bene”, il nuovo film di Roan Johnson girato a Pisa e dintorni che racconta l’ultimo weekend di cinque ragazzi nella casa in cui hanno studiato e vissuto durante gli anni dell’università, tra il confronto con la vita adulta, le scelte che cambiano la vita, e i ricordi del passato.
Tra gli interpreti spunta il volto del livornese 34enne Guglielmo Favilla che condivide i riflettori con gli altri colleghi Alessio Vassallo, Paolo Cioni, Silvia D’Amico, Melissa Anna Bartolini con la partecipazione di Isabella Ragonese. Il film sarà in anteprima toscana al cinema Fulgor di Firenze mercoledì 18 marzo.
Chi è Guglielmo Favilla – Il poliedrico artista di casa nostra nasce come video-maker fin dalla giovanissima età di 12 anni quando insieme agli amici si divertiva a girare i primi “corti” home-made. Favilla ha poi esordito ufficialmente con i Licaoni, gruppo di videomaker livornesi, con i quali ha iniziato a farsi notare nel mondo del cinema vincendo premi su premi. Quest’anno nella scuderia del regista italiano Roan Johnson si è fatto notare al Festival del Cinema di Roma grazie all’interpretazione all’interno del cast del film “Fino a qui tutto bene” nel quale Guglielmo Favilla interpreta la parte di co-protagonista
La storia di “Fin qui tutto bene” – Vincenzo, Paolo, Ilaria, Andrea e Francesca hanno condiviso una casa dove si sono consumati sughi scaduti e brevi amori, nottate sui libri e feste fino all’alba, invidie, gioie, amori e amicizie. Ma quel tempo di vita così acerbo, divertente e protetto sta per finire, e i cinque dovranno assumersi le loro responsabilità. Prenderanno direzioni diverse, andando incontro a scelte che cambiano tutto, chi rimanendo nella propria città, chi partendo per lavorare all’estero. Il racconto degli ultimi tre giorni di cinque amici che hanno condiviso il momento forse più bello della loro vita, di sicuro quello che non scorderanno mai.
Palra regista Roan Johnson- “Nel 2013, l’Università di Pisa mi chiede di fare un documentario e mi sorprendo ad ascoltare ragazzi che, anziché lamentarsi per la crisi, hanno un atteggiamento di sfida. Di rilanciare, piuttosto che arrendersi – spiega il regista Roan Johnson – Per questo, quando ci è venuta l’idea per raccontare la fine di quel periodo protetto e acerbo, anziché seguire il classico percorso che ci avrebbe portati a sentirci dire che avremmo dovuto aspettare, che i soldi erano finiti, che avremmo dovuto scendere a compromessi produttivi, abbiamo deciso di fare da soli, di non arrenderci, di puntare in alto. Questo film sull’amicizia è stato fatto grazie agli amici, alcuni professionisti del settore, altri semplicemente amici. L’organizzatore era il proprietario di una libreria, il data manager uno stagista dei un quotidiano locale, la segretaria di edizione era la sceneggiatrice e mia compagna, incinta di cinque mesi. Avevamo un solo macchinista/elettricista, una sola costumista/scenografa. Con questa “Armata Brancaleone” siamo stati liberi di fare un film che ci apparteneva. Gli attori dormivano nella casa in cui stavamo girando così da essere davvero coinquilini. Questo clima ci ha fatto diventare i personaggi del film: gli attori indossavano i loro veri vestiti, le stanze erano le loro, e quando abbiamo dovuto lasciare quella casa, avevamo tutti davvero un groppo in gola.”
La mattina di mercoledì 11 marzo Roan Johnson presenterà il film presso l’Aula Magna della Facoltà di Scienze Politiche Cesare Alfieri dell’Università degli Studi di Firenze (via delle Pandette 32). L’incontro sarà ripetuto il pomeriggio a Pisa nell’Aula Magna del Polo Carmignani, in Piazza dei Cavalieri, alla presenza del regista Paolo Virzì.
Info: www.microcinema.eu
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