Trofeo Miramare: tutto lo spettacolo del passato che si rinnova

Decima edizione per il Trofeo Miramare, l’evento motoristico divenuto un tradizionale appuntamento del mese di maggio. La competizione, oltre ad aver confermato la propria validità come seconda tappa del circuito Granducato Challenge 2016 – Secondo campionato toscano di regolarità turistica, ha salutato circa una quarantina di equipaggi iscritti. Tanti i presenti transitati tra partenza e arrivo, entrambi allestiti in zona Maroccone presso le strutture dell’omonimo Villaggio. Il Miramare è infatti gestito da uno degli organizzatori dell’evento nonchè ex volto noto del rallysmo livornese: Roberto Volpi.

La gara riservata ad auto storiche e moderne, promossa da ACI Livorno e organizzata dal Comitato Miramare, ha sfruttato così a pieno la magnifica location che ha fatto nuovamente da cornice alle altrettanto splendide vetture in gara. Gli equipaggi sono stati sicuramente attratti dalla possibilità di poter far sfilare in passerella i loro gioielli lungo i tornanti che costeggiano colline e mare livornesi, in passato teatro di epiche battaglie disputatesi nel corso delle tante edizioni della Coppa Liburna.

Non sono mancate le motivazioni agonistiche, con una sfida che si è risolta sul filo dei centesimi di secondo. La gara, il cui percorso si è dipanato lungo 97 Km, ha previsto quattro controlli orari, un riordino, e venti prove cronometrate. Il meteo variabile ha ulteriormente aumentato la difficoltà, specie per chi ha scelto di gareggiare a bordo di vetture aperte. Prove selettive, con pressostati per il controllo dei tempi dislocati in modo da risultare molto impegnativi e che hanno richiesto grande abilità per essere affrontati in modo corretto.

Le zone di rilevamento sono state perfettamente allestite e presidiate dagli esperti commissari dell’ACI Livorno Sport ASD, associazione sportiva da anni avvezza alla logistica di eventi agonistici importanti.

La cronaca. A prevalere è stato Roberto Pini. Il pilota, che ha composto l’equipaggio in tandem con il collega Lorenzo Galletti a bordo di una bellissima Porsche 356 ‘A’ datata 1956, ha accumulato appena 81 penalità. I vincitori hanno dominato, staccando di ben 20 unità Valter Pantani, classificatosi secondo alla guida di un’ altrettanto indimenticabile A112 Abarth del 1979. Sul gradino più basso del podio, con soltanto un centesimo di secondo in più accumulato rispetto all’avvversario, si è posizionato invece Enio Biasci al volante di una Lancia Fulvia 1.3 S immatricolata nel 1972. Soltanto sesto invece l’equipaggio formato da Donati e Marzocchi della Squadra Piloti Senesi, giunti quest’anno con la responsabilità dei campioni in carica ma ‘colpevoli’ di aver collezionato ben 126 penalità nonostante avessero a disposizione le prestazioni di una ‘mitica’ Lancia Fulvia Coupè del ’71. Nella classifica di Scuderia, successo confermato rispetto ad un anno fa per la Kinzica: un tris di equipaggi sul podio; nella speciale graduatoria ‘in rosa’ classifica invece, primo posto alla piombinese Barbara Zazzeri, anch’essa appartenente alla scuderia pisana che ha davvero sbancato.

Nelle foto in pagina : il vincitore Pini a bordo della Porsche 356 e Scarpa su una una Austin Healey del 1954 (immagini gentilmente concesse da Riccardo Garzelli)

Riproduzione riservata ©