Stasera “Sarto per signora” sul palco del Goldoni

Scambi d’identità, sotterfugi, equivoci, amori segreti, in un tourbillon di esilaranti gag e colpi di scena con l’irresistibile comicità  di uno dei più grandi autori della commedia francese quale Georges Feydeau: è “Sarto per signora”, la divertente vaudeville attesa martedì 10 e mercoledì 11 marzo, alle ore 21 al Teatro Goldoni per la stagione di prosa realizzata in collaborazione con Menicagli pianoforti e LEG. Con la traduzione, adattamento teatrale e regia di Valerio Binasco, sarà il bravo e versatile attore Emilio Solfrizzi, noto al grande pubblico per tante apparizioni televisive e cinematografiche di successo, a prestare il suo estro brillante al ruolo del dottor Molineaux, fresco di matrimonio ma dai dubbi comportamenti coniugali. Il protagonista avendo un animo libertino, tradisce la moglie con un’avvenente signora, e per poter incontrare la sua amante senza destare alcun sospetto si finge sarto, affittando un appartamento già sede dell’atelier di un sarto per signora: in un crescendo continuo di situazioni e scene dal dialogo serrato e dalle battute brevi e pungenti dei personaggi, con il tempismo e la precisione “geometrica” propria del teatro di Feyedau, Moulineaux non si troverà però ad essere l’unico a coltivare amori segreti. In una girandola imbarazzante di mariti, mogli, amanti tutti concentri in un solo luogo, tra  incredibili sotterfugi ed esilaranti bugie, la vicenda apparirà sempre più irreale ed inestricabile per correre poi velocemente ad un finale dalla comicità esplosiva. Una trama ingegnosa che si dipana a colpi di battute e trovate con uno stile impeccabile e con quell’estro che rese l’autore tra i più amati del suo tempo ed ancora oggi rappresentato ed applaudito. Al pari di altre sue opere, tutte da ridere, con “Sarto per signora” Feydeau ci offre uno specchio deformato del suo tempo, la Bella Epoque (la prima rappresentazione avvenne nel 1886), dove i congegni comici si rivelavano strutture costruite appositamente per riempire il vuoto di valori di una società borghese fondata solo sull’apparenza. La follia catastrofica senza senso rivelava alla fine sulla scena un crollo totale dei valori, situazione che appare leggibile anche dal pubblico dei nostri giorni cogliendo nella sua piece una relazione con il presente e con la società attuale.

Con Emilio Solfrizzi saranno protagonisti sul palcoscenico con Anita Bartolucci, Barbara Bedrina, Fabrizio Contri, Cristiano Dessì, Lisa Galantini, Simone Luglio, Fabrizia Sacchi, Giulia Weber; le scene sono di Carlo De Marino, costumi Sandra Cardini, luci Pasquale Mari.

L’attore e la compagnia incontreranno il pubblico livornese mercoledì 11 marzo, alle ore 17.30 presso la sala Mascagni del Teatro Goldoni, intervistati dalla giornalista Teresa Giannoni. Sarà l’occasione per conoscere da vicino e dialogare con il bravo attore barese, laureato al DAMS di Bologna e salito alla ribalta a metà degli anni ’90 in trasmissioni televisive sui canali Mediaset e RAI, per approdare velocemente come protagonista in fiction di successo (“Sei forte maestro”, “Tutti pazzi per amore”) e film (“Maschi contro femmine”) diretto da registi come Carlo Vanzina, Sergio Rubini, Fausto Brizzi.

Biglietti ancora disponibili presso il botteghino del Goldoni (tel. 0586 204290) dal martedì al sabato con orario 17-20; prezzi (formula Auditorium): giovani € 12, platea secondo settore Fedeltà/Coop € 24, intero € 27, platea primo settore Fedeltà/Coop € 29, intero € 33 . Tutte le informazioni su www.goldoniteatro.it

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