Ricordato il 144° di Porta Pia

Una delegazione di aderenti all’iniziativa ha posto, sabato in piazza XX Settembre, una corona commemorativa nel 144° della Breccia di Porta Pia. Un breve saluto è stato rivolto ai presenti dal Presidente del Circolo “Luigi Einaudi”, Riccardo Voliani. Nel pomeriggio, presso la sala conferenze della ex Circoscrizione 2, in Scali Finocchietti,sempre a cura del Circolo Einaudi si è svolto un momento di approfondimento sul tema: introdotto dal Presidente Voliani il Dr. Roberto Caluri ha sviluppato il concetto di Laicità nella storia soffermandosi sull’aspetto, ad oggi per molti veri irrisolto, del separatismo tra sfera civile e sfera religiosa.

Era presente a nome dell’Amministrazione la Vicesindaco Stella Sorgente : tra le altre presenze Enea Santaniello del M5S, Angelo Pedani del Circolo Modigliani, Raffaello Morelli e Gadi Polacco (Liberali)

A margine dell’iniziativa è stato distribuito del materiale relativo al progetto “Livorno delle diversità”, sorto da un comitati (aperto ad adesion) composto ad oggi da una quarantina di cittadini,teso alla costruzione di un luogo o di un manufatto , di valore simbolico,quale
” richiamo costante al senso profondo della diversità”. Di seguito un sunto del documento relativo all’iniziativa.

OBIETTIVO di Livorno delle diversità

Noi, cittadini livornesi, auspichiamo il risveglio della nostra città dal sonno del conformismo della propria comunità che nel tempo ha reso sterile il suo convivere. Il risveglio può derivare solo dal rifondare la convivenza basandola sul riconoscere e sul rispettare la diversità individuale di chi si trova a viverci in via stabile o temporanea. Questo, in sostanza, fu l’indirizzo seguito, nelle condizioni dell’epoca, durante i primi secoli dopo la fondazione; oggi è l’ora di affidarvisi di nuovo per aprire le porte al futuro.

A tal fine, vogliamo impegnarci a costruire un luogo e un manufatto simbolici, che, su terreno demaniale in riva al mare, costituiscano un richiamo costante al senso profondo della diversità quale condizione di vita per l’accogliere e per l’intessere relazioni a Livorno. Vale a dire la caratteristica peculiare di una città imperniata su un porto internazionale e insieme capace di interagire al suo interno e verso l’esterno, a cominciare dall’area circostante.

Riscoprire la diversità individuale, è connesso strettamente alla laicità istituzionale. Fondandosi sul separare la gestione pubblica della convivenza civile dalle suggestioni rigide ispirate da un qualche credo (magari anche privilegiato), la laicità istituzionale è storicamente il solo metodo in grado di garantire la completa libertà di espressione di ognuno – dunque anche quella, volendolo, di manifestare ed organizzare il proprio credo – , la piena uguaglianza dei cittadini nei diritti, il miglior clima per tessere le relazioni interpersonali nel rispetto degli altri credenti e non credenti. Tutto ciò è indispensabile per affrontare nel tempo i continui cambiamenti del convivere, producendo così nella realtà sempre nuove condizioni di vita ottimali.

Invitiamo chiunque condivida questa iniziativa a fornire l’apporto che ritiene congeniale. Ogni tipo di apporto è utile per svolgere, insieme tra diversi, le numerose attività occorrenti per definire in dettaglio il luogo e il manufatto simbolici e per realizzarli appena possibile.

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