Premio Combat Prize: i vincitori

Si è conclusa sabato 5 luglio, nella meravigliosa cornice dell’Auditorium del Museo di Storia Naturale di Livorno, la quinta edizione del Premio Combat Prize 2014 decretando i vincitori di quest’anno (clicca qui per vedere le opere vincitrici). La giuria composta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Francesca Baboni, Filippo Maggia, Andrea Bruciati, Alberto Salvadori e Stefano Taddei ha scelto come vincitore della sezione pittura Barbara Prenka, per l’opera “Dimostrazione di una stimma di somme” con la seguente motivazione: la pittura come pelle, come superficie sensibilizzata. Pigmento quale struttura ed esoscheletro delle proprie emozioni che assurgono ad affermazione tellurica prima che linguistica. Come afferma l’artista: “In qualche modo, questo repertorio di sensazioni vibranti e di certezze lievissime che stabilmente dimora nel mio immaginario, alimentato dalle necessità della memoria, riecheggia in ogni figura che prenda forma dal mio lavoro”.
Particolare menzione della giuria per il secondo posto a Linda Soh Trengereid.
Per la sezione Fotografia la giuria ha decretato vincitrice Cecilia Sergi con l’opera “Senza Titolo” ritenendola come un’opera finita, indipendente e capace di riassumere equilibrio formale come di contenuto. Il movimento del giovane che dalla zattera passa alla banchina è di fatto rappresentato come un’azione, di sapore anni settanta per i colori adottati, per la centralità del soggetto che al contrario la fotografia raramente predilige, per il significato in esso racchiuso: un passare disinvolto e un po’ avventuroso da una situazione instabile a una stabile, dall’incertezza alla sicurezza, che viene immortalato prima che sia compiuto, decidendo per una sospensione che dà forza all’opera, catturando lo spettatore.
Particolare menzione della giuria per Andrea Alessio.
Per la sezione Grafica è risultato vincitore Oyha Masaaki con l’opera “Drawing n.28”, ritenuta un lavoro di estrema raffinatezza che colpisce per la leggerezza di tratto e la fluidità della visione. Attraverso la liquidità della mezzatinta l’artista riesce efficacemente, anche con un piccolissimo formato, a proporre suggestioni visive che ricreano le vibrazioni di una pennellata.
Particolare menzione della giuria per il secondo posto a Piia Lehti.
La giuria ha decretato vincitore per la sezione Scultura/Installazione Tommaso Gatti per la sua opera “Tessuto nervoso” nella quale l’artista è riuscito a condensare la delicatezza dei materiali con la ferma e decisa resa formale.
Particolare menzione della giuria per il secondo posto a Monika Gryko.
Infine per la sezione Video la giuria ha assegnato il premio a due vincitori ex aequo, Simone Zaccagnini con l’opera “Poemetto #1” (Raffaello Sanzio e il Dragone Cinese) e il duo Ellen Henriette Suhrke e Hilde Skevik con l’opera “Transactions #3”. Queste le motivazioni: per Zaccagnini, la noia riempie oltre che le nostre vite anche le varie rappresentazioni di essa. La ricerca dell’artista squarcia tale stallo, presentando lampi concettuali e visivi particolarmente stravaganti. Per Suhrke e Skevik, in tempi di congiunture esistenziali in cui l’altro può rappresentare un peso insostenibile da sopportare, le artiste presentano un’opera in cui la solidarietà tra esseri umani è vincolo non costrittivo per differenti situazioni scenografiche.
Per quanto riguarda i premi speciali Under 35 che mettono in palio tre residenze d’artista di due mesi a Berlino, Belgrado e Livorno sono stati assegnati rispettivamente a:
Andrea Grotto a Berlino, perché come in un libro in cui sono stati omessi i personaggi, l’artista cerca di captare una storia, riportandone solo gli elementi ausiliari e i suoi simboli. La genesi di un racconto, pittoricamente già strutturato, necessita di nuove storie ed esperienze vivificanti che solo una metropoli come Berlino può garantire;
Luca De Angelis a Belgrado per la sua pittura figurativa potente e vibrante, con connotazioni stilistiche e formali che rimandano ad un contesto europeo e che hanno le giuste potenzialità di confronto con l’estero.
Infine la residenza a Livorno viene assegnata a Tiziano Rossano Mainieri riconoscendone così la capacità progettuale che ha manifestato nell’elaborazione del lavoro proposto per il Premio Combat, con l’auspicio che altrettanta consapevolezza e pervicacia vengano adottate nella realizzazione del nuovo incarico che gli verrà affidato.
La Giuria Popolare ha infine decretato come vincitore Artur Przebindowski con l’opera “Megalopolis XLIX (49)” e vincitore del Premio Giuria Online Fabrizio Musa con l’opera “Watari Tokyo.txt”.
Per PREMIERE LIVORNO, riconoscimento teso a incoraggiare e sostenere il talento di un giovane curatore under 35, è stata premiata dalla giuria, Francesca D’Aria con il progetto “ContamInAzioni”

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