“Premio Arcaffè”, via al concorso d’arte contemporanea

La storica torrefazione Arcaffè, in collaborazione con la Galleria d’Arte Le Stanze, lo studio di Architettura Eutropia e con il patrocinio del Comune di Livorno, promuove il primo “Premio Arcaffè”, un concorso d’arte contemporanea rivolto agli studenti degli Istituti Superiori Artistici della Toscana per un nuovo marchio aziendale. Un Premio, dunque, finalizzato alla promozione e alla valorizzazione dell’arte e volto a sostenere la formazione scolastica e professionale dei giovani.
Il concorso è stato presentato a palazzo comunale nel corso di una conferenza stampa presieduta dall’assessore alla cultura Serafino Fasulo e dai soggetti promotori: Anna e Vittorio Pieri, titolari di Arcaffè.

Per partecipare al Premio c’è tempo fino al 30 maggio ( sono stati prorogati di un mese i termini per presentare la scheda di adesione) mentre entro il 30 settembre i concorrenti dovranno consegnare le loro opere che dovranno contenere un richiamo reale o simbolico al logo “Arcaffè Passione d’espresso” oppure al caffè in senso più ampio.
Le opere selezionate saranno poi esposte all’interno della mostra “Livorno e il caffè. Un legame che dura da secoli” in programma in Fortezza Nuova dal 9 al 30 dicembre.
Quelle non selezionate saranno comunque esposte in vari locali e bar della città per tutto il periodo di durata dell’evento che, oltre la mostra, prevede conferenze a tema storico, artistico e letterario, corsi di cucina a base di caffè, corsi di assaggio professionale, degustazioni e concerti.

Nel corso della conferenza è stato ricordato lo stretto legame che intercorre tra Livorno e il caffè: fu proprio nel porto di Livorno infatti nel 1632 che arrivò il primo caffè in Europa . Questa casualità trovò terreno fertile nella naturale propensione mercantile della città dando vita ad un legame tra Livorno ed il caffè che ancora oggi perdura. Alcune voci sostengono inoltre che a Livorno, e non a Venezia, fu aperta la prima bottega di caffè in Europa. Molti infatti sono i bar e le botteghe storiche della città. Sicuramente famoso è il caffè Bardi. Aperto nel 1908, ben presto divenne il ritrovo abituale degli artisti post-macchiaioli, ospitando non soltanto pittori e scultori ma anche letterati, poeti, collezionisti ed amanti dell’arte. Fra i più assidui frequentatori ricordiamo Manlio Martinelli, Amedeo Modigliani, Gino Romiti, Renato Natali, Giosuè Borsi, Plinio Nomellini e molti altri.

La Torrefazione Arcaffè vanta una storia secolare: dalla fine dell’800 fino ai giorni nostri infatti dimostra la sua passione ed il suo impegno per la torrefazione del caffè. La selezione delle origini ed il segreto di miscele tramandate da oltre un secolo, per l’assoluto rispetto delle tradizioni, si affianca a sistemi di produzione d’avanguardia tra i più sofisticati nel mondo, in un connubio di tradizione ed innovazione, di modernità senza dimenticare le origini.

Il Premio Arcaffè tende proprio a valorizzare questo connubio tra tradizione e innovazione – sottolineano i promotori dell’iniziativa – tende a coniugare arte, storia e contemporaneità, ad avvicinare al mito storico del caffè le energie artistiche più giovani, perché siano proprio i giovani ad esprimere quelle sensazioni che anche oggi l’antica bevanda sprigiona.

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