In Venezia il live di Playing for Change

Grande attesa per il super-gruppo che arriverà domani sera, martedì 5 agosto, in piazza del Luogo Pio

La Bodeguita e The Cage Theatre sono lieti di presentare il concerto di Playing for Change stasera, martedì 5 agosto, alle 21,30 in Piazza del Logo Pio a Livorno, nel centro del quartiere storico La Venezia.
Playing for Change è un super-gruppo musicale formato essenzialmente da artisti di strada di varie etnie, nato come progetto multimediale per opera del produttore discografico statunitense ed ingegnere del suono Mark Johnson, del Timeless Media Group, di Enzo Buono e Jonathan Walls.
Con lo stesso nome Playing for Change Foundation (letteralmente: Suonare – ma anche recitare, agire – per un cambiamento) è stata fondata una organizzazione non a scopo di lucro – la Playing for Change Foundation – cui è demandato il compito di edificare scuole di musica destinate all’infanzia nei luoghi più disparati del mondo. Il progetto è orientato a sostenere in maniera particolare realtà del terzo mondo.
Pfc ha avuto inizio come progetto nel 2004: lo scopo dichiarato era quello – secondo gli intendimenti degli organizzatori – “di ispirare e mettere in collegamento musicisti per portare un messaggio di pace nel mondo attraverso la musica”. Per fare ciò i fondatori si sono recati in diversi Paesi molto distanti l’uno dall’altro del globo terrestre, come Stati Uniti, Spagna, Sudafrica, India, Nepal, Medioriente, Irlanda (per l’Italia, a Livorno sono stati registrati interventi di Roberto Luti alla chitarra resofonica, Simone Luti al basso e a Pisa sono state effettuate incisioni di Stefano Tomaselli al sassofono).
Servendosi di un’apparecchiatura mobile che funzionasse da studio di registrazione, i due hanno registrato sul posto le performance di musicisti che eseguivano una medesima canzone, interpretata nel proprio personale stile.
Fra le guest star che hanno partecipato al progetto, o che sono stati in qualche modo coinvolti in esso, figurano Keith Rchard, Vusi Mahlasela, i Tinariwen, Louis Mhlanga, Clarence Bekker, David Guido Pietroni, Tal Ben Ari (Tula), Bono, Keb’ Mo’, David Broza, Stephen Robert Nesta Marley, Manu Chao e Grandpa Elliott.

Proprio la presenza del livornese Roberto Luti, uno dei due musicisti italiani presenti nel progetto, dà garanzia di ampio rilievo mediatico e di grande partecipazione di pubblico. Roberto “Bob” Luti è ormai un’icona della musica blues e rock, avendo abitato molti anni a New Orleans, collaborando con il gota della musica blues mondiale.
Il repertorio del gruppo è vasto e varia dalla musica blues, al soul, reggae al pop, al classico rock and roll, con brani di autori affermati come Bob Dylan, Bob Marley, Ben E. King, Tracy Chapman.
Il loro successo maggiore è Stand by Me, lo standard del rock and roll di Ben E. King e del duo Jerry Leiber e Mike Stoller, già portato al successo da vari artisti con oltre 60 milioni di visualizzazioni in rete.
Il brano è stato il primo singolo del gruppo ed ha preso le mosse da un artista di strada a Santa Monica (California), Roger Ridley (poi deceduto). Sulla base dell’interpretazione di questo artista, Johnson, Buono e Walls hanno iniziato un viaggio attraverso il mondo registrando gli interventi e le esecuzioni di più e più artisti. Tutte le diverse interpretazioni sono state poi sottoposte a un grande missaggio finale.
Il videoclip di Stand by Me ha avuto risonanza e popolarità come fenomeno di Internet sia attraverso il sito ufficiale del gruppo sia attraverso YouTube, dove ha registrato oltre cinquanta milioni di contatti.

La Playing for Change Foundation è una organizzazione non a scopo di lucro che si prefigge di creare e supportare scuole musicali particolarmente in paesi in via di sviluppo.

I sette progetti riguardano:
Ntonga Music School, Gugulethu, Sudafrica
Bizung Music and Dance School, Tamale, Ghana
Ecole de musique de Kirina, Kirina, Mali
Tintale Village Teaching Center Tinatle, Nepal
Mitrata Nepal village Music Program, Kathmandu Nepal
The Hari Kul Music School, Kathmandu Nepal
Intore Culture and Music Center, Kigali, Rwanda

Dal 2008 sono stati completati tre dei sette progetti.

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