Orsini-Marini il 1° maggio a Castello Pasquini

Armunia celebra la festa dei lavoratori con un suggestivo spettacolo che vede in scena l’attore Umberto Orsini e la cantautrice Giovanna Marini. Venerdì 1° maggio alle 21,15 la Compagnia Umberto Orsini presenterà a castello Pasquini di Castiglioncello,  “La Ballata del Carcere di Reading” da Oscar Wilde con Umberto Orsini e Giovanna Marini, che eseguirà dal vivo le musiche che lei stessa ha composto. La regia è di un altro mostro sacro del teatro italiano: Elio De Capitani. Nel 1895 Oscar Wilde, in seguito a una causa per diffamazione da lui intentata al Duca di Queesberry, fu a sua volta accusato di comportamento contrario alla morale pubblica e condannato a due anni di carcere, che scontò nella prigione di Reading. Questa terribile esperienza è all’origine della Ballata del carcere di Reading, una delle sue opere più autentiche e scopertamente sincere. La ballata è un lamento poetico in due momenti: l’impiccagione di un giovane detenuto, il rituale assurdo e feroce dell’esecuzione, e la meditazione, profondamente religiosa, sul male e la redenzione. Orsini, Marini De Capitani: tre grandi artefici per uno spettacolo con una strana genesi. L’idea nasce dall’incontro di Umberto Orsini e Giovanna Marini in un altro spettacolo, Urlo di Pippo Delbono dove Orsini ha portato la sapienza dei suoi frammenti  di Wilde e Shakespeare e Giovanna la sua antica esperienza del canto degli umili al confronto con la composizione del mondo disperato nel circo umano di Delbono e dei suoi fedeli compagni di viaggio. Nel progetto è stato poi coinvolto Elio De Capitani che aspettava solo un’ultima spinta per affrontare qualcosa a cui pensava da tempo, “il dilemma, o meglio il paradosso di Wilde”. Elio De Capitani fa piazza pulita dei molti Wilde mitici per cercare quello reale, capace di prefigurare il secolo a venire, anticipando l’arte come recita sociale e la vita come performance artistica. Secondo il regista, The ballad of Reading gaol si presta a una messinscena “perché In un certo senso lo è: è una messinscena complessa, ritualmente complicata, dove una volta ancora l’attrazione fisica si sublima in canto e il canto sublima la sofferenza in bellezza”. Al centro di tutto, Wilde: la sua condizione di prigioniero e il corpo di un ragazzo, un giovane soldato, condannato alla forca per l’assassinio della sua amante, un Woyzeck inglese con la giubba rossa dei dragoni di sua maestà. Wilde lo ha solo visto nell’ora d’aria e trova una nuova vena che unisce i suoni, i colori, i pensieri e gli incubi e i corpi inappagati della galera con una certa luce di un amore trasfigurato. Giovanna Marini ha scritto cinque ballate, componendo una musica che va dalla ballata irlandese fino a Schubert, passando anche per i Beatles. Umberto Orsini farà Wilde, teso a cogliere solo il lato artistico‐estetico, la bellezza dei versi. De Capitani immagina e studia una scrittura che sia “strategia di dislocazione sapiente delle forme e dei materiali da combinare con le parole cantate di Giovanna, con la sua musica altrettanto ostinata e precisa”. Il risultato è uno spettacolo intenso dove emerge l’orrore per la crudeltà della vita in prigione, la pietà e la simpatia, in senso etimologico di sofferenza partecipata e schierata, per il mondo dei reietti. La voce di Giovanna Marini cesella in cinque ballate le suggestioni del poema, con la sua musica colta e popolare. L’allestimento scarno e la bravura degli interpreti esaltano la voce di Oscar Wilde che chiede rispetto per ogni essere umano, anche se assassino.

BIGLIETTERIA INTERO 15 € – RIDOTTO 13 €

INFO E PRENOTAZIONI Armunia (le prenotazioni terminano il giorno prima dello spettacolo in questione)

Tel 0586/754202 dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 17.30 – sabato dalle 9.30 alle 12.30

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