Misteri antichi e cristiani. Se ne parla all’Associazione Archeosofica
Gli sviluppi della coscienza, il conseguimento della sapienza e delle facoltà psico-spirituali sono sempre stati patrimonio dell’insegnamento di scuole specializzate dei Profeti d’Israele, dei collegi dell’Antica Grecia, India, Egitto e dei primi secoli del Cristianesimo esoterico.Nei Misteri minori si apprendevano tutte le scienze e discipline utili per le grandi esperienze dei Misteri maggiori, nei quali la coscienza dell’uomo doveva andare oltre gli stati umani. La scarsità di testi e documenti inerenti le celebrazione misteriche, unita al rigoroso obbligo del silenzio che dovevano mantenere gli Iniziati rende difficile la decifrazione dei Misteri stessi, tanto che nel corso dei secoli se ne è colto soltanto l’aspetto essoterico, esteriore, attribuendo un valore agrario, formale ai riti che al contrario puntavano dritti verso la trasmutazione delle coscienze di coloro che vi partecipavano.
Mediante l’Archeosofia ovvero la “Scienza dei Principi” è possibile decifrare e pertanto dare una luce nuova ad una conoscenza perduta, secondo quanto afferma il Qoelet:“Per ogni cosa c’è il suo momento e di ogni faccenda viene la sua ora sotto il cielo… tempo di tacere e tempo di parlare” (Ecclesiaste, 3:1-7)
Giovedì 12 dicembre alle 21.15, presso la sede dell’Associazione Archeosofica in Scali delle Cantine, 44.
Info: 0586 219402
L’ingresso è libero e gratuito.
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