Santomauro in “Metereopatiko”
Appuntamento dunque a Giovedì 15 Maggio ore 21,30 Centro Artistico il Grattacielo Via del Platano 6 Livorno, biglietto 7€
Stefano Santomauro, classe 77, comico surreale dello Zelig Lab di Livorno, il laboratorio che batte ogni record di incasso da oltre due anni, rivelazione in tutti i sensi di una nuova fucina di comici toscani che registra apprezzamenti e continuo interesse dal pubblico livornese e non solo. Ma giovedì 15 maggio alle ore 21,30, presso il Centro Artistico il Grattacielo in Via del Platano 6 a Livorno, Stefano Santomauro, ci guiderà nel suo nuovo spettacolo diretto da Sarah Rondina. Stefano ci porterà in un viaggio surreale tra racconti, ricordi e avventure al limite della realtà. Si ride in questo spettacolo, in cui il comico porta tutta la sua creatività e la capacità di raccontare luoghi e storie partendo da piccoli gesti o esperienze di tutti i giorni. One man show per un’ora.
Dal titolo si evince un chiaro riferimento alla meteoropatia, perché?
La Meteoropatia è una patologia legata al cambiamento del tempo meteorologico. Soffre di meteoropatia un italiano su quattro. Ed io sono uno di questi. L’uomo è nato per andare a energia solare: è la sua benzina. Oggi i nemici della gioia sono i meteorologi: addirittura danno un nome e un numero alle perturbazioni, presentano giornate di pioggia come bollettini di guerra… Le previsioni del tempo andrebbero vietate ai minori di 18 anni!
Cosa dobbiamo aspettarci da questo spettacolo?
Innanzitutto si ride. E di questi tempi fa sempre bene. Aggiungo che si ride di gusto. A me piace cercare la situazione surreale perché mi da la possibilità di raccontare la realtà con la forza dell’immaginazione. La risata che scaturisce è un regalo unico, un tocco di leggerezza che fa stare bene.
Stefano, oltre la partecipazione come comico al LabZelig di Livorno, la tua carriera come one man show con questo spettacolo ti conosciamo anche per il gruppo dei Camminatori Folli? Ma non ti fermi mai?
In verità sono progetti che stanno avendo successo ora ma che partono da molto lontano. Il cabaret è un amore nato nel 1998 che poi ha avuto una pausa piuttosto lunga ma che è tornato forte più di prima in questo ultimo anno. I Camminatori Folli sono una realtà interessante a tutti gli effetti. Dopo il passaggio in Tv su Rai3 dalla Colò alle Falde del Kilimangiaro, la curiosità, intorno a questo squinternato gruppo di livornesi, è lievitata. A me fa molto piacere perché siamo veri e genuini.
Cosa vuoi dire a chi desidera vedere lo spettacolo?
Prima di tutto per me, questo spettacolo, è un debutto. E’ la prima volta che mi esibisco in un teatro da solo. Diciamo che sono “nuovo”. Ecco è questa la parola che mi piacerebbe usare. Nuovo. Questa città sta lentamente cambiando. C’è un tessuto forte di nuove potenzialità, di persone intelligenti e aperte, che vuole rendere Livorno non più una città di nicchia ma una nicchia per nuovi talenti. Mi farebbe piacere avere il teatro pieno di bella gente, che sente questa nuova ventata di cambiamento! Sempre che il tempo regga…
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