Il Mascagni va dal prefetto

È per sabato 13 febbraio alle 16:30 l’appuntamento che riunisce idealmente tutti i Conservatori italiani, statali e non statali. Ben 77 istituti di alta formazione musicale, 50.000 studenti, 6.000 docenti, 1.500 tra impiegati e ausiliari, rivendicano in tutta Italia, che il Governo proceda senza ulteriori rinvii alla definitiva applicazione della riforma approvata 16 anni fa con la legge 508 del 1999.
Dunque, sabato 13 febbraio alle 16:30, l’Istituto Mascagni sarà in piazza Grande per la manifestazione, che vede l’adesione e la partecipazione degli enti locali, con un concerto all’aperto nel cuore della città.
Le diverse formazioni strumentali degli studenti eseguono pagine di autori diversi e musiche che vanno dal barocco ai giorni nostri, passando per il jazz – un insegnamento che è uno dei fiori all’occhiello dell’Istituto livornese -, chiudendo il concerto con l’esecuzione del Te Deum di Marc-Antoine Charpentier (Parigi 1634-1704), universalmente noto da che il suo Preludio fu adottato come sigla delle trasmissioni in Eurovisione.
Intanto nel pomeriggio di venerdì 12 febbraio una delegazione del Mascagni, guidata dal presidente Marco Luise e dal direttore Stefano Guidi è stata ricevuta dal prefetto Tiziana Giovanna Costantino, cui è stata consegnata la mozione che tutti i Conservatori italiani hanno votato all’unanimità, il 27 gennaio scorso, per chiedere la piena attuazione della riforma degli studi di alta formazione musicale e la definitiva statalizzazione degli Istituti Superiori di Studi Musicali non statali come il Mascagni.

 

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