Mascagni, i senatori per il futuro dell’Istituto

Lunedì 26 gennaio, alle 9:30, a Livorno nell’auditorium Cesare Chiti del Mascagni, il presidente della settima Commissione permanente del Senato, Andrea Marcucci, insieme con Claudio Martini, relatore in Commissione del disegno di legge per la definitiva statizzazione degli ex Istituti Musicali Pareggiati, incontrano i presidenti e i direttori dei 20 Istituti italiani che dalla legge, oggi all’esame del senato, aspettano la certezza del proprio futuro. All’incontro sono invitati anche i sindaci delle città in cui gli Istituti hanno sede.

“Volevo chiudere il mio secondo mandato da presidente al Mascagni cosi come l’avevo iniziato” dichiara Giulio Cesare Ricci, ricordando che l‘8 maggio del 2012 aveva fatto convenire a Livorno direttori e presidenti degli Istituti italiani e con loro aveva avviato il cammino per il quale, oggi, si prospetta prossima la soluzione del problema che vedeva a rischio la sopravvivenza stessa degli ISSM.

“Non nascondo di essere particolarmente contento che, in un momento così intenso per le votazioni sulla legge elettorale e per l’elezione del Capo dello Stato, due così alti esponenti della politica e delle istituzioni del Paese abbiano trovato il tempo per partecipare a questo incontro e ritengo che questa disponibilità sia una chiara dimostrazione del loro reale interesse ad arrivare ad una risoluzione dei nostri problemi”, continua Ricci.

“Così si chiude un cerchio”, prosegue. Da Livorno è partita l’operazione nel 2012 e il costante lavoro di sensibilizzazione, che Ricci e il Mascagni hanno compiuto negli anni, ha guadagnato la diffusa attenzione al problema, l’iscrizione a bilancio 2015 del contributo ministeriale per gli ISSM e, soprattutto, il disegno di legge di cui Claudio Martini è relatore in Senato.

“La presenza a Livorno di Marcucci e Martini – conclude Ricci – è un altro segno, insieme con il rinnovato contributo finanziario del Ministero, che si deve ragionevolmente credere di aver imboccato la strada della soluzione definitiva del problema degli ISSM”.

 

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