“M il terrore, W la libertà” sul palco di Danzando 2015
di Lucrezia del Re
“M il terrore, W la libertà” – era questo il titolo, indubbiamente provocatorio con cui il Laboratorio di Danza e Movimento si è presentato sul palcoscenico del Goldoni nell’ambito di Danzando 2015, ovvero la rassegna delle scuole di danza cittadine.
Il perché del titolo lo illustrano Mitzi e Cecilia Testi, che dirigono il laboratorio, che si avvale tuttavia anche della collaborazione di Giulia Diana, Sara PAGNUTTI, Elisa De Luca e di Marco Ruben Contreras Mateluna. “Volevamo lanciare un messaggio forte in difesa della libertà di pensiero e di espressione di una società democratica e laica, anche se in forma ludica, tenendo conto dell’età dei nostri allievi e del fatto che cerchiamo di far sì che si divertano nel danzare le nostre coreografie.”
Lo spettacolo è stato composto di quattro parti apparentemente slegate fra loro ma in realtà tenute insieme insieme dal filo rosso del pensiero occidentale, così l’iniziale omaggio alla danza voleva essere l’occasione per riflettere su un tipico prodotto occidentale, il balletto appunto, mentre il blocco delle costellazioni, apparentemente banale, è un’altra componente fondamentale della cultura medievale sia cristiana che ebraica.
Nel secondo tempo, poi, la musica ha fatto ancora di più da protagonista, quelle americana, luogo principe di contaminazioni fra culture bianche e nere e non solo, con Gershwin fino a Micheal Jackson, autori planetari. “E con loro anche l’occasione per riflettere sul pregiudizio che impedisce di pensare autonomamente” hanno proseguito le direttrici, “che nega la libera espressione o il semplice essere , donna, per esempio, arrogandosi il diritto di abusarla, di sfregiarla, di venderla. Quindi il nostro è un grido di attenzione per quella strepitosa cosa chiamata democrazia, per manifestare la nostra fierezza di appartenere alla cultura europea.”
Riproduzione riservata ©