“L’uomo nel diluvio” a Castello Pasquini
Sabato 31 gennaio, alle 21,15, nella tensostruttura di Castello Pasquini, a Castiglioncello, va in scena “L’uomo nel diluvio”, di Simone Amendola e Valerio Malorni. Lo spettacolo che nel 2014 si è aggiudicato il “Premio- In-Box”, un importante riconoscimento finalizzato al sostegno per la circuitazione del nuovo teatro, affronta tematiche di estrema attualità. In un momento in cui la parola emigrazione è così tragica e reale, con una narrazione originale, percorrendo la linea sottile che separa la verità della persona e quella del personaggio, L’Uomo nel diluvio, inscena una storia individuale che diventa collettiva, si confronta con lo spettatore su un’urgenza generazionale e sociale, per una necessità condivisa di speranze, di possibilità da realizzare. Valerio Malorni in scena, ci racconta la sua esperienza di vita di giovane artista precario, che decide di seguire l’onda migratoria di tanti sui coetanei con destinazione Berlino, nuova terra promessa nell’era della Crisi. “Un piccolo capolavoro”… Un “one emigrant show”- come lo ha definito Matteo Brighenti su Pane&acqua culture- duro, ironico, schietto che ci restituisce ciò che di più importante la crisi ci ha portato via: l’umanità.” Scritto da Simone Amendola e Valerio Malorni che ne è anche l’interprete, Il progetto nasce dall’incontro con un’immagine in un libro per bambini. Vi è raffigurata la moglie del Patriarca di fronte alla porta di casa, nell’atto di mangiarsi le unghie. Il marito, impegnato nella costruzione dell’arca, le ha chiesto di scegliere ciò che intende salvare dal diluvio, ma lei, di fronte all’uscio di casa, non entra, indugia. “Chi è l’uomo nel diluvio?- si chiedono gli autori – In principio era Noè. Oggi siamo Noi. Perché la parola emigrazione non è mai stata così in voga come ora. Sotto questo diluvio. Di fronte al diluvio quotidiano che siamo chiamati a vivere, cerchiamo di costruire un’arca, in cui custodire ciò che ancora rimane, ciò che ancora sta.” Simone Amendola, regista e autore di cinema e teatro, per i suoi lavori ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui il Premio Ilaria Alpi (2010) e il Premio Solinas (2014). Il suo documentario, pluripremiato, Alisya Nel Paese Delle Meraviglie (2010) è stato più volte trasmesso dalla Rai e ha contribuito al dibattito sulle seconde generazioni e sullo ius soli in Italia. Amendola nello spettacolo, offre uno sguardo affinato nel cinema documentario, costruendo narrazioni partendo dalle vite reali. Valerio Malorni, attore, danzatore e autore, offre invece un corpo a corpo col pubblico, trasformando in teatro ogni luogo. distributivo delle eccellenze della scena contemporanea. L’artista è parte del Teatro delle Apparizioni. Recita in spettacoli e performance in Italia e all’estero, tra cui Metafisico Cabaret e Paradiso di Giorgio Barberio Corsetti. Collabora con Amnesia Vivace, Areté Ensemble, Terre Vivaci, La Bottega del Pane, e altre realtà nazionali. Tra i suoi lavori, come autore, Con Chi e Lo Stato di Saluto. È parte del gruppo Mimesilab dell’Università di Roma Tre e collabora con la Casa dello Spettatore. Ritiene parte fondante del proprio percorso artistico l’attività con l’infanzia e in ambito sociale.
La durata dello spettacolo è di 75 minuti.
BIGLIETTERIA INTERO 12 € – RIDOTTO 10 €
INFO E PRENOTAZIONI (le prenotazioni terminano il giorno prima dello spettacolo in questione)
Tel 0586/754202 dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 17.30 – sabato dalle 9.30 alle 12.30
www.armunia.eu
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