Lo squalo pinna nera all’Acquario
di admin
Dal 1° aprile riapre ufficialmente al pubblico l’Acquario di Livorno, il più grande della Toscana (clicca sul link in fondo all’articolo per vedere il video). L’acquario, che l’anno scorso ha registrato 133.000 visitatori, dispone di 33 vasche, che ospitano oltre 2.000 soggeti di 300 specie diverse. Nuovi indiscussi protagonisti della stagione saranno tre squali pinna nera ospitati nella vasca indo-pacifica, che accoglieranno i visitatori assieme alle tartarughe verdi Ari e Cuba.
Lo squalo pinna nera (Carcharhinus melanopterus) è un animale caratteristico delle barriere coralline dal Mar Rosso all’Indopacifico. Si tratta di una specie molto schiva, che può vivere sia nelle acque molto basse delle lagune sia al margine esterno del reef, dove è solito pattugliare da solo o in piccoli gruppi. Il suo nome è dovuto al colore nero delle estremità delle pinne.
Questo animale raggiunge una lunghezza massima di circa 2 metri e può partorire fino a 6 piccoli alla volta. Si ciba di piccoli pesci e crostacei che stana dai nascondigli. La presenza degli squali consente di far conoscere questi animali al largo pubblico e farne così meglio comprendere le caratteristiche biologiche e l’importante ruolo ecologico che svolgono all’interno della catena trofica. Lo squalo infatti ha fama di essere un feroce predatore, sempre alla ricerca di cibo, ma la realtà è ben diversa.
E’ l’uomo ad essere ogni anno responsabile dell’uccisione di milioni di squali: molti di questi fanno parte delle “catture accidentali”, ovvero vengono catturati indistintamente da strumenti di pesca calati in mare per pescare altre specie. Molti sono catturati soltanto per il taglio delle loro pinne, anche detto Finning, impiegate per la zuppa, considerata prelibata nelle cucine orientali.
Questa procedura è applicata dai pescatori sull’animale ancora vivo che poi viene rigettato in mare privo delle pinne. Lo squalo costretto all’immobilità muore presto per asfissia o a causa dei predatori. Per questo motivo molte specie di squali sono a rischio estinzione. Infatti secondo le stime della Fao la pesca riguarderebbe una biomassa di squali compresa tra i 0.39 ed i 0.60 milioni di tonnellate l’anno. Triste anche la storia che sta dietro Linute, esemplare ospitato a Livorno, vissuto per un certo periodo in una discoteca all’interno di una vasca dalle dimensioni esigue. Sequestrato dalle autorità competenti è arrivato all’Acquario di Livorno nel settembre 2011, ma porterà con se per sempre il ricordo della precedente “casa” dove ha perso l’uso di entrambi gli occhi probabilmente a causa dei continui colpi sulle pareti della vasca.
A sostegno dello sforzo costante di coinvolgere emotivamente il pubblico trasmettendogli importanti messaggi per la tutela e la valorizzazione dell’ambiente, Costa Edutainment propone in tutte le strutture gestite attività in stile edutainment da vivere durante la visita che coniugano informazioni con divertimento e gioco, approfondendo la conoscenza e stimolando la pro-attività del pubblico alla tutela dell’ambiente. Per le scuole si svolgerà inoltre lo speciale percorso “Dietro le quinte”: una visita guidata alla scoperta di cosa si nasconde dietro le vasche espositive dell’Acquario di Livorno.
Tutto quello che vi siete sempre domandati su come funziona un acquario e su come facciano i biologi a ricostruire gli ambienti naturali nelle vasche. Questa visita esclusiva offre agli studenti la possibilità di scoprire, sotto la guida di personale esperto e qualificato, i segreti e le curiosità dell’area che si trova dietro le vasche espositive della struttura, e tutto ciò che permette il mantenimento delle vasche dell’Acquario di Livorno e degli organismi in esse ospitati. Ancora, si osserveranno i metodi di filtraggio dell’acqua e gli elementi che li compongono, la preparazione e la conservazione del cibo e le diete specifiche, le analisi chimico-fisiche per monitorare la qualità dell’acqua e la salute degli animali. Un’esperienza unica, al di fuori del percorso espositivo della struttura, con accesso riservato alle aree curatoriali, in cui sostano i pesci all’arrivo prima di essere inseriti nelle vasche espositive. Le proposte vanno dalle visite guidate ai percorsi di approfondimento tematico, dai laboratori didattici al percorso “Dietro le Quinte” che rispondono all’impegno educativo che da sempre la società porta avanti nella sensibilizzazione del pubblico e dei giovani alla conoscenza e tutela dell’ambiente, in particolare quello marino.
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