Sant’Egidio lancia l’evento “Medì”

di  Roberto Olivato

Far diventare Livorno Capitale del Mediterraneo è stato lo scopo che si è prefissata la Comunità di Sant’Egidio, quando già dal settembre dello scorso anno aveva lanciato l’originale idea, come dichiarato da due dei collaboratori della Comunità livornese, Sabatino Caso e Marco Perelli. Dopo il primo progetto, i primi contatti diretti in diverse città mediterranee, la Comunità anche grazie alla collaborazione dell’amministrazione comunale è riuscita ad organizzare una due giorni 27 – 28 maggio, denominata “Medì”  che vedrà, per la prima volta, la nostra città aprirsi al Mediterraneo, oggi considerato esclusivamente via di comunicazione per viaggi disperati. Ma il Mare nostrum, ha bisogno di risfoderare le proprie potenzialità  a dimostrazione che le crisi economiche, politiche ed i profondi mutamenti sociali che hanno interessato molte aree, non devono tarpare le ali al futuro di città come Barcellona, Marsiglia, Napoli, Salonicco, Istanbul. Tel Aviv, Beirut, Alessandria, Tunisi che tutte assieme si ritroveranno a Livorno  per parlare dei loro problemi, delle loro aspettative. “Quello che vogliamo sapere dai nostri interlocutori – ha detto Sabatino Caso- quali avvenimenti hanno interessato le loro città, quali conseguenze hanno lasciato, che nuove sfide hanno aperto e quali interventi pensano di attuare per migliorare il proprio vivere economico-sociale”. La giornata del 27 si svolgerà alle 17 presso l’Auditorium della Camera di Commercio, dove ai saluti di Andrea Riccardi  fondatore della Comunità di Sant’Egidio, seguiranno gli interventi degli esponenti delle città partecipanti . La giornata del 28 prevede due appuntamenti: il primo sarà presso la sala convegni del Lem e verterà su due temi:  “nel tema del cambiamento” e “ Quale futuro? Città muro, città porto “, il secondo sarà rappresentato dalla Giornata della Pace, una marcia commemorativa die bombardamenti del 1947. L’assessore Mario Tredici presente alla conferenza stampa complimentandosi per l’iniziativa della Comunità, ha ricordato anche il contributo offerto dall’amministrazione nella divulgazione informativa del meeting internazionale “una due giorni che non è nata in una settimana, ma con una preparazione di parecchi mesi. In questo lasso di tempo l’Amministrazione e la Comunità hanno dimostrato, a differenza di tanti che si limitano a parlare ed a criticare senza concretizzare, che qualsiasi progetto considerato valido e socialmente utile può essere realizzato”, riferendosi alla ricorrenza della Giornata della Pace del 28 maggio presente da undici anni, l’assessore ha sottolineato come tale data non debba limitarsi ad un piagnisteo commemorativo, bensì ad un sincero riconoscimento per il colpo di reni che tutti i livornesi seppero dare, per saper rinascere dalle macerie e ricostruire una città fantasma. Un Mario Tredici, ormai agli ultimi giorni del suo mandato, che però dimostra di voler essere presente sino all’ultimo, promettendo comunque la sua presenza alla Giornata della Pace, anche come semplice cittadino.

 

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