Libri. “Le serenate del Ciclone” alla Erasmo

di Jacopo Razzauti

Due grandi scrittrici, super premiate, Francesca Duranti e Romana Petri, sbarcano a Livorno per presentare un libro. Sabato 21 novembre, alle ore 18, alla libreria Erasmo (viale Avvalorati 62) si terrà la presentazione del libro di Romana Petri “Le serenate del Ciclone” (Neri Pozzi Ed. 2015). Evento realizzato in collaborazione con la Scuola di Scrittura di Barbara Idda. A cura di Antonio Celano.

Il libro – I libri sui padri sono sempre una resa dei conti col morto che, in quanto tale, non parla. Non così questo libro insolito e straordinario, per metà puro romanzo e per l’altra metà memoir familiare, che parte invece dal giorno in cui il futuro padre nasce e ne reinventa la storia. Romana Petri racconta così i sessantatré anni di vita di un uomo, dal 1922 al 1985, ma anche quelli italiani, dal fascismo alla guerra alla ricostruzione al boom economico e oltre. C’è l’infanzia nell’Italia rurale nella campagna vicino a Perugia, e poi l’adolescenza condivisa con una banda di scavezzacollo in quella città allora poco più grande di un paese, tra serenate notturne al balcone della bella di turno ed esuberanti scazzottate coi soldati alleati giunti dopo la liberazione. E poi c’è una Roma carica di promesse, in anni in cui nessuna meta è preclusa: il benessere, le auto sportive, le villeggiature, le conquiste amorose, un successo che pare senza limiti. Infine, la realtà che cancella l’illusione di non poter mai più tornare indietro: la caduta, le crisi, le difficoltà da cui riemergere con la tenacia degli anni formativi.

Mario Petri detto «Ciclone» è un padre ingombrante. È grande e grosso ma capace di coltivare una sua fine sensibilità. Ha l’animo di un cavaliere antico, e il suo futuro sarà quello di un uomo di spettacolo nato per vestire i panni di personaggi eroici tanto nell’opera lirica quanto nel cinema. Intorno a Mario e Lena e ai figli nati dal loro grande amore s’incontrano tanti personaggi famosi, da Maria Callas a Herbert von Karajan, da Sergio Leone a Jack Palance e Tatiana Tolstoj. È un mondo fatto apposta per incantare una figlia che del padre, però, intuisce un lato segreto: l’animo fragile e indifeso in un corpo da gigante. Un padre che sa proteggerla fisicamente, ma al quale fare anche un po’ da madre.

Romana Petri è nata a Roma e vive attualmente tra questa città e Lisbona. Critica letteraria, traduttrice dal francese, dallo spagnolo e dal portoghese di autori come, tra gli altri, Jean-Marie Gustave Le Clézio, Alina Reyes, Adolfo Bioy Casares, Anne Wiazemsky, Helena Marques, ha tradotto dall’inglese Il diario di Adamo ed Eva di Mark Twain.

Ha ottenuto numerosi premi: 1990, Mondello; 1998, Rapallo Carige; 1998, Palmi; 2001, Grinzane Cavour; 2005, Alghero Donna di Letteratura e Giornalismo, sezione narrativa; 2011, Fenice Europa. Nel 1998 e nel 2013 è stata finalista nella cinquina del Premio Strega.

 

Francesca Duranti è nata a Genova e vive tra la campagna lucchese e New York. Scrittrice di successo, è autrice dei romanzi La bambina (1976 e 1985), Piazza mia bella piazza (1978), e si è affermata in Italia e nel mondo con La casa sul lago della luna (1984). Ha pubblicato Lieto fine (1987), Effetti personali (1988), Ultima stesura (1991), Progetto Burlamacchi (1994), Sogni mancini (1996) e, con Marsilio, Il comune senso delle proporzioni (2000), L’ultimo viaggio della Canaria (2003), Come quando fuori piove (2006) e Un anno senza canzoni (2009). Tra gli altri, ha vinto i premi Bagutta, Martina Franca, Basilicata, Super Campiello, Città di Milano, Hemingway, Rapallo, Castiglioncello, Selezione Bancarella e inoltre, in Francia, il Prix des lectrices de «Elle» (Rouen). I suoi romanzi sono stati tradotti in diciotto lingue.

 

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