L’artista Rofi racconta il suo “Ritorno al futuro”

di Sandra Mazzinghi

Sabato 10 ottobre, alle ore 19, nella Sala della Cisterna in Fortezza Vecchia, sarà possibile visitare un’interessante mostra pittorica di Gabriele Rofi dal titolo “Ritorno al Futuro”.
Classe 1970, ad oggi vanta la partecipazione a numerose collettive e alcune personali, l’ultima delle quali intitolata “Ritorno al Futuro”,  su tema Expo 2015, che è stata ospitata in aprile nello spazio espositivo Art@Pwc di Price Waterhouse Cooper a Milano (struttura costruita da Renzo Piano e attuale sede del Sole24Ore).

Alcune delle sue opere hanno ricevuto riconoscimenti in occasione di concorsi anche a respiro internazionale quale il Premio “Fly Energia 2013” alla Galleria Deodato di Milano: la sua opera è stata ritenuta dalla Giuria: ‘sulla linea della neo figurazione, opera intelligente, poetica e particolare’. Siamo andati ad incontrarlo in previsione di questa mostra che sta per avere inizio a Livorno, per ricondurre Gabriele Rofi, almeno temporaneamente, nella sua città d’origine.

Livornese?

Sì.

Che lavoro fai?

Mi occupo di marketing

Una parola per definirti.

Dé è una parola! (ride)

Il tuo scopo nell’arte.

Domanda difficile… sicuramente esprimermi e magari anche portare un piccolo contributo sarebbe bellissimo. Dal punto di vista tecnico sono attratto dalla sintesi pittorica in particolar modo nella pittura neo figurativa.

Il tuo progetto pittorico Ritorno al Futuro è entrato nella rassegna ufficiale delle mostre interamente dedicate ad Expo Milano 2015 sul tema “Nutrire il Pianeta, Energia della Vita”. Raccontaci di questa esperienza.

A Luglio 2014 la società di consulenza Price Waterhouse Cooper mi ha comunicato che ero stato inserito nel loro calendario di eventi 2015 dedicato interamente  ad Expo insieme ad altri 11 artisti (uno al mese)  a cui è stato commissionato di interpretare il tema ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita’.

Dopo l’entusiasmo iniziale per l’invito ricevuto e per l’opportunità di esprimermi su un tema così importante con una mia mostra personale in un contesto come la struttura espositiva Art@Pwc ,

ho realizzato quanto poco tempo avessi a disposizione e anche quanto ampio e delicato fosse il tema su cui esprimersi. Per sviluppare il mio pensiero su Expo mi è venuto spontaneo pensare a tutto ciò che succede fuori da Expo.

La prima idea ha preso forma nella mia mente pensando alla condizione umana di donna anziana che si ritrova a cercare cibo e vestiti dentro ad un cassonetto della spazzatura , nel contempo attingevo ad una reminiscenza che avevo di un articolo della Costituzione Italiana : Art. 3 comma II (che è poi diventato il titolo del primo quadro),  ed in particolare a quel passaggio che recita ‘È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana’.

Sono partito da qui… poi ho proseguito  dopo essermi un po’ documentato (voglio citare ‘ The Future we want’  documento scaturito da Rio+20, Conferenza dell’Onu sullo Sviluppo Sostenibile tenutasi a Rio de Janeiro nel Giugno 2012) affrontando temi la cui centralità ruota intorno alla figura umana e che raccontano di diseguaglianze e incongruenze  tipiche della nostra società.

Il resto ve lo racconterò alla mostra.

Dimmi un’idea che ti piacerebbe fosse venuta a te.

Le idee sono una cosa potentissima  che provengono dall’intelligenza istintiva… cose magiche che creano e plasmano la realtà che ci circonda.

Non ce n’è una in particolare ma sicuramente nutro profonda ammirazione per chi ha messo a disposizione dell’Umanità e del Bene le proprie idee.. .piccole e grandi che siano state.

Le tue influenze?

Per un livornese (anche se trapiantato temporaneamente a Milano) non è così difficile essere influenzato dall’opera di tanti grandi artisti che hanno portato lustro alla nostra città… per citarne solo alcuni: Fattori, Natali, Romiti… per non parlare dell’opera, conosciuta in tutto il mondo, di Amedeo Modigliani.

Attualmente sto seguendo alcuni pittori stranieri contemporanei che fanno della sintesi in pittura un loro punto di riconoscibilità: lo spagnolo Diego Ramos, l’americano David Shevlino e il ceco Tibor Nagy.

Gabriele ti dispiace separarti da un’opera che hai venduto?

Un po’ di senso del distacco c’è, ma prevale la gioia del condividere.

Collezioni qualche oggetto?

Colleziono emozioni.

Le tue opere si possono trovare anche in rete?

Sì. Al momento su Celeste Network , il mio  sito personale è in costruzione… sono ahimè piuttosto una frana con la tecnologia !

Il riconoscimento più gratificante?

Nelle mie recenti esperienze posso menzionare quella su Expo a Milano di sicuro,  poi nel 2013 ho partecipato ad un concorso organizzato dalla Galleria Deodato a Milano con circa 250 artisti italiani e stranieri, sono arrivato in finale  e la mia opera “Babysun” è stata esposta con gli altri 15 finalisti per due settimane, ma soprattutto ho apprezzato il giudizio della giuria tra cui figurava un artista di fama internazionale come Omar Galliani e il curatore Gian Ruggero Manzoni.

Dal 2000 vivi a Milano. Perché questa scelta?

Errori di gioventù! (ci dice ridendo ndr)

E a Milano che atmosfera hai trovato?

La nebbia di cui tutti mi parlavano  l’avrò vista si e no quattro volte in 15 anni… a parte gli scherzi è una realtà molto frenetica e impegnativa… ma dalla quale comunque ho imparato a stare al mondo… il paragone con Livorno non regge, due mondi troppo differenti con altrettanti pregi e difetti.

Una parte di Livorno che ti piace?

Il tratto di costa che congiunge  Antignano a Castiglioncello.

Quando torno da Milano a volte lo faccio anche più volte al giorno… è la mia camera iperbarica che mi rimette in sintonia con l’ambiente circostante. Stacco .

Ci tengo però a ricordare che parte della mia infanzia è stata vissuta nel quartiere di Shangai, dove ho frequentato le scuole elementari Oreste Campana. Realtà complessa, a volte difficile, ma molto verace e colorita!

Un invito ai lettori per venire a vedere la tua mostra.

Una mostra di pittura nei locali della Fortezza Vecchia è Arte nell’Arte.

A presto!

Inaugurazione: Sabato 10 ottobre alle ore 19

Orario al pubblico:  tutti i giorni dalle 9.00 alle 20.00

Ultimo giorno: domenica 18 Ottobre

Ingresso gratuito

Parte del ricavato di eventuali vendite delle opere andrà alla Federazione Alzheimer Italia.

Per Info sulla mostra e sulle opere : +39 348 2927784

 

 

 

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