L’Aci premia Furio, il 91enne amante delle 4 ruote
Una storia d’amore senza data di scadenza, quella tra il volante e il socio dell’Automobile Club Livorno Furio Moretti: un 91enne che, dopo 70 anni trascorsi in strada, si diletta ancora con le quattro ruote
All’Assemblea 2016, la ribalta principale è stata riservata ancora ai Soci e alla celebrazione dei tesserati ACI con più anni di patente. Associati forti di meriti anagrafici legati al conseguimento della patente, che per questo si sono guadagnati il diritto di entrare nell’ elenco suddiviso in differenti categorie.’Veterani’, ‘Pionieri’, ‘Maestri’ e ‘Accademici della Guida’, vale a dire gli affiliati con in tasca una patente da almeno 40, 50, 60 e 70 anni, hanno sfilato in parata davanti ai vertici dell’AC provinciale per ricevere l’ambito attestato di lungo corso con il documento rosa in tasca. Per l’edizione 2016, la lista ha visto premiate ben 56 persone: 14 Veterani, 29 Pionieri, 9 Maestri e 4 Accademici. Tra questi ‘illuminati’ del volante, spicca la storia di Furio Moretti.
Nativo di Lari all’anagrafe ma da sempre residente a Livorno città, Moretti è oggi un brillante ultranovantenne che è riuscito a conservare il necessario entusiasmo per la vita anche attraverso la passione innata per l’automobile.
“Ho conseguito la patente appena finita la guerra, nel settembre del ‘45, a bordo di una Balilla – ricorda il pilota di lungo corso – Fu il Comune a finanziarmi il corso di Scuola Guida, conseguenza della mia assunzione come dipendente per la manutenzione dell’acquedotto cittadino. La prima vera auto invece la acquistai a metà degli anni ’50: una Topolino. Fu amore a prima vista: mentre ero impegnato a Vicarello per una missione di lavoro, venni a sapere che era appartenuta a un medico deceduto da poco e proprio per questo messa in vendita. Così, non ci pensai due volte e tornai a casa direttamente a bordo di quella vettura.”
Moretti, che nel frattempo ha cambiato molte altre macchine nel corso del tempo “per tornare alla fine al primo amore, una Fiat 500”, è tanto prudente (“Non ho mai causato incidenti, al massimo mi hanno tamponato e sono riuscito ad accumulare 30 punti sulla patente, il massimo possibile”tiene a sottolineare l’Accademico) quanto amante del viaggio in auto. Fino al punto da mettersi tutt’ora alla guida “e non solo lungo le strade cittadine. Ad esempio, tutte le settimane mi diletto su per i tornanti fino ad arrivare in cima al Castellaccio, località dove ho una piccola casetta”.
Nelle foto in allegato: il socio Furio Moretti riceve dal Presidente Franco Pardini il prestigioso riconoscimento che poi mostra orgoglioso alla platea.
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